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    LA STRATEGIA MILITARE DI ISRAELE: STRANGOLARE GAZA CON DECINE DI RAID AEREI. LA FASE DUE PUNTERÀ AD UN’AZIONE PIÙ MIRATA, ALLA RICERCA DI PUNTI DI LANCIO DI MISSILI E DEI LEADER DI HAMAS. LA FASE TRE (SE SCATTERÀ) PREVEDE UN ASSALTO SU PIÙ FRONTI. L’OPERAZIONE DI TERRA PUNTERÀ ALL’ATTACCO DA NORD E A SPACCARE IN DUE LA STRISCIA DI GAZA. MA PRESENTA MOLTISSIMI RISCHI (MA ISRAELE RIVOLGE ANCHE MASSIMA ATTENZIONE AL FRONTE SETTENTRIONALE, DOVE NON SI È SPENTO IL TIMORE DI UN INTERVENTO DELL’HEZBOLLAH FILOIRANIANO)


     
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    Guido Olimpio per corriere.it - Estratti

     

    soldati israeliani al confine con la striscia di gaza 2 soldati israeliani al confine con la striscia di gaza 2

    Un assedio a strangolare Gaza accompagnato da un bombardamento incessante. La preparazione di un’eventuale operazione terrestre annunciata dallo stesso premier Bibi Netanyahu al presidente Joe Biden: dobbiamo entrare. Ed ha mobilitato 300 mila uomini, schierati dal confine con il Libano fino a sud.

     

    Prima di «entrare» però lo stato maggiore ha intensificato gli strike dell’aviazione, con decine di vittime tra miliziani e civili. La Striscia è un tappeto di case e palazzi, di sotterranei e postazioni mimetizzate, non esistono limiti, santuari. 

     

    (...)

     

    La fase uno prevede un ciclo di incursioni con caccia e unità navali per neutralizzare centri comando, depositi, snodi. Serve tempo: Hamas conosce il nemico, dispone di bunker e tunnel, ha sparpagliato la dirigenza in modo da poter resistere ai colpi ripetuti, anni di guerre l’hanno preparata a momenti difficili. Ma questa volta il martello appare devastante, percuote giorno e notte, nonostante ci sia il rischio di coinvolgere anche le dozzine di ostaggi, dilaniati dalle bombe o massacrati dai loro carcerieri.

     

    bombardamenti su gaza bombardamenti su gaza

    La fase due punterà ad un’azione più mirata, alla ricerca di punti di lancio di missili. Insieme ai caccia e ai droni potrebbero entrare in azione reparti in esplorazione, forze speciali, batterie di mortai, elicotteri d’attacco anche se devono guardarsi da sistemi anti-aerei in mano ai guerriglieri. Proseguirà la caccia ai leader, considerati target di alto valore.

     

    La fase tre — se scatterà — prevede un assalto su più fronti. Con tank e blindati che potrebbero avanzare da nord, allo stesso tempo una seconda «colonna» dovrebbe tagliare a metà la Striscia con una manovra all’altezza di Kissufim. Per smantellare le difese e ridurre la minaccia dei «pezzi» (razzi, mortai) che «coprono» a corto/medio raggio. I corazzati dovranno essere accompagnati dalla fanteria per parare imboscate, ingaggiare gli avversari nelle gallerie, conquistare quartieri casa per casa.

     

    BENJAMIN NETANYAHU E YOAV GALANT - GABINETTO DI GUERRA BENJAMIN NETANYAHU E YOAV GALANT - GABINETTO DI GUERRA

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    Da considerare missioni «sacrificali» dei mujaheddin, quelle che non prevedono di tornare vivi. Una battaglia con la popolazione stritolata tra due fuochi, senza vie di scampo, a meno che l’Egitto non apra la sua frontiera: lunedì Il Cairo ha lanciato l’allarme temendo un’ondata di profughi.

     

    La campagna di Gaza non distoglierà l’attenzione dal fronte settentrionale, dove non si è spento il timore di un intervento dell’Hezbollah filoiraniano. Alcuni scambi di colpi e l’arrivo di importanti rinforzi rammentano in quale inferno è precipitata la regione.

    soldati israeliani al confine con la striscia di gaza soldati israeliani al confine con la striscia di gaza bombardamento israeliano su gaza bombardamento israeliano su gaza uomo palestinese piange sul corpo del figlio uomo palestinese piange sul corpo del figlio razzi sulla striscia di gaza razzi sulla striscia di gaza soldati israeliani al confine con la striscia di gaza soldati israeliani al confine con la striscia di gaza bombardamento israeliano su gaza bombardamento israeliano su gaza bombardamento israeliano su gaza. bombardamento israeliano su gaza.

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