Marco Ciriello per “il Messaggero”
TAMARO
L'unico tweet che raggiunge Susanna Tamaro è quello che arriva da una mangiatoia che pende dalla sua finestra. Pigolano gli uccelli mentre lei immersa nella natura, in una casa spartana, con mobili riciclati dal ministero degli esteri, sente i topi intorno e la sinfonia della natura scrive una lunga lettera in forma di libro al poeta Pierluigi Cappello, scomparso nel 2017.
Ma comunque fortunato perché parte di una élite, condizione che lo ha messo in salvo dai tormenti della critica e dalle offese che la Tamaro qua e là riporta ha subito per Va' dove ti porta il cuore; noi ne ricordiamo solo una, tombale, di Edmondo Berselli: «il cane abbaiava come un pazzo», il cane, e ho detto tutto.
susanna tamaro
Così più la Tamaro, ne Il tuo sguardo illumina il mondo (Solferino), indugia su natura e offese, miracoli di vita e fioriture, più viene da pensare ai temporali descritti da Meneghello e alle critiche illuminanti di Berselli che collocava lei e la sua confusione tra cristianesimo e buddismo, tra Siddharta e Roberto Baggio.
EDMONDO BERSELLI
E, leggendo, l'ultima opera della scrittrice-elfo, vanno aggiunte briciole per canarini e cagnolini affamati, in una continua rincorsa di delicatezze e incomprensioni per approdare alla morte dell' amore, attraverso il tradimento. E giù rane, rospi e raganelle, bisce e cinciallegre, un mondo di favole apparecchiato per arrivare alla sua strega: la sindrome di Asperger, di cui soffre, insieme ad altre infelicità che, però, sono sempre meglio di quello che dicono e hanno detto i giornalisti di lei e dei suoi libri.