FRANCO CORDELLI
Franco Cordelli per il “Corriere della Sera - Edizione Roma”
Si può intendere come il successo riscosso in Francia abbia una sua plausibilità considerando la presenza in scena di Emmanuelle Devos. Si intende meno come committente di Bella figura, la commedia di Yasmina Reza in scena all' Ambra Jovinelli per la regia di Roberto Andò, sia stato Thomas Ostermeier per la Schaubühne: Perché Ostermeier ha chiesto proprio a questa mediocre scrittrice francese di scrivere per il pubblico di Berlino?
Yasmina Reza
Reza gode di un incomprensibile prestigio intellettuale. In realtà Bella figura non è diversa da C'è sempre un' altra possibilità dell'anonimo Sam Bobrick, in scena al Manzoni. L'unica differenza è che Bobrick parla chiaro, cioè modesto, e Reza parla per sottintesi, con quel tipo di scrittura che un tempo già remoto definiva ricca di sottotesti.
Parla dunque in modo superbo, o meglio pretenzioso. La prima scena è agghiacciante: l'impiegata di una farmacia rinfaccia al suo amante di averla portata in un ristorante consigliato dalla moglie di lui. Poi subentra una coppia: la morigerata moglie scopre che l'altra, l'«amante», è una donna normale, e la farmacista che anche quella moglie è umana. Come asse di equilibrio (di stranezza dell'età) c'è una suocera, il giorno del compleanno.
Yasmina Reza
I due uomini sono insignificanti, sempre uguali a sé stessi. Le donne un qualche sussulto ce l'hanno, più per via di sottotesto che per via diretta (il tutto è critica della classe media, la borghesia contemporanea). Simona Marchini è la suocera, gli altri sono Anna Foglietta, Anna Ferzetti, Paolo Calabresi e David Sebasti.