Estratto dell’articolo di Gianni Dragoni per “Il Sole 24 Ore”

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Novità sul capitolo “Super Lega” di calcio europea emergono dal bilancio della Juventus al 30 giugno 2023. La sentenza della Corte di giustizia europea del 21 dicembre, che ha aperto uno spiraglio dichiarando inaccettabile il monopolio di Fifa e Uefa, ha regalato solo una piccola boccata d’ossigeno al titolo in Borsa, che ha avuto un sensibile ribasso da quando, in ottobre, il cda ha annunciato un nuovo aumento di capitale di 200 milioni di euro.

Nella seduta di Borsa del 21 dicembre le azioni hanno guadagnato il 5,44% a 0,2636, poi hanno ripiegato (ieri 0,258). Dal bilancio consolidato della scorsa stagione, chiuso con una perdita di -123,7 milioni, si apprendono dettagli finanziari sull’impegno della Juventus, finora in perdita, nella società della Super Lega, costituita quando il club era presieduto da Andrea Agnelli. La Juventus detiene il 9,1% della European Super League Company, S. L., «società costituita ad aprile 2021 da 11 top club europei in funzione del progetto Super League». È una società di diritto spagnolo, di cui Agnelli era vicepresidente.

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La relazione al bilancio precisa che il 13 luglio 2023 la Juventus, «a seguito di discussioni» aperte con gli «altri due club che, come Juventus, non hanno esercitato il recesso dal Progetto Super Lega», cioè Barcellona e Real Madrid, «e tenuto conto di alcune divergenze sull’interpretazione degli accordi applicabili al Progetto Super Lega, ha confermato di aver iniziato la procedura di uscita dal suddetto Progetto, pur rammentandosi che, ai sensi delle disposizioni contrattuali applicabili, affinché il recesso produca i suoi effetti è richiesto il previo consenso di Real Madrid Fc, Barcelona e degli altri club coinvolti nel Progetto Super Lega».

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Siccome la società della Super League non ha ricavi, la partecipazione ha prodotto perdite. Il bilancio Juventus riporta una svalutazione di 1,672 milioni per «la quota parte delle perdite consuntivate dalla società spagnola partecipata European Super League Company, S. L., alla data del 30 giugno 2023».

Inoltre la Juventus ha fatto una svalutazione di crediti finanziari relativa «alla quota parte oltre interessi maturati al 30 giugno 2023, pari a 2,632 milioni, del finanziamento fruttifero erogato a dicembre 2022 alla società European Super League Company, S. L., concesso allo scopo di supportare la società e da rimborsare entro il 30 giugno 2024».

Pertanto, in totale nell’ultimo bilancio della Juventus c’è una perdita di 4,3 milioni derivante dalla società della Super Lega. Sull’aumento di capitale di 200 milioni non ci sarà un consorzio bancario di garanzia, a differenza delle ultime due ricapitalizzazioni di 700 milioni totali, perché l’azionista di maggioranza Exor (63,8%) ha garantito che sottoscriverà anche eventuali quote inoptate.

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Exor ha già anticipato la sua parte corrispondente al 63,8% dell’importo totale, quindi circa 127 milioni. E ha assunto l’impegno a versare fino a ulteriori 72 milioni se fosse necessario. Nel «documento informativo relativo ad operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate» la Juventus ha precisato che la proposta di Exor attraverso l’impegno di garanzia e sottoscrizione, che prevede la corresponsione al socio di una “fee” pari al 2,5% cioè a 1,8 milioni, «risulta leggermente più competitiva della miglior offerta di mercato ricevuta dalla società per la costituzione di un consorzio bancario».

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