Da romatoday.it
test rapido sangue
Un test rapido, a tappeto, per il coronavirus da fare a tutti i residenti della regione, per puntare tutto sulla diagnosi precoce, individuare gli asintomatici e isolarli. "La nostra arma contro il Covid-19 deve essere il test rapido a tappeto" ha detto l'assessore alla Salute Alessio D'Amato intervistato dal Corriere della Sera.
Lo stanno testando all'istituto Spallanzani sulla popolazione di Nerola, il comune diventato zona rossa dopo i casi di contagio nella casa di riposo del paese, e al policlinico Tor Vergata. Si attendono le ultime validazioni scientifiche per entrare in azione.
I normali tamponi infatti, ha spiegato D'Amato, non bastano. "Siamo la quarta regione d'Italia per numero, oltre 33mila. Ma anche se volessi triplicare lo sforzo, con i tempi di lavorazione degli attuali (otto ore, ndr) impiegheremmo anni a testare tutta la popolazione". Già, perché l'intento è proprio quello: "Se il test rapido funziona, lo estendiamo a tutti i sei milioni di abitanti del Lazio".
test rapido sangue
Dell'utilizzo di test rapidi si sta parlando molto in queste ore anche a livello nazionale. Tanti presidi ospedalieri in tutto il Paese hanno avviato sperimentazioni a riguardo. Quanti sono davvero i positivi in Italia? Il timore è che accanto ai numeri accertati di chi ha fatto il tamponi ci siano poi i sommersi, coloro che sono contagiati ma che asintomatici o con sintomi lievi rimangono a casa senza essere sottoposti a esami. A quello serve il test rapido del sangue, a individuare gli anticorpi in tempi ridotti rispetto a quanto riesce a fare un tampone semplice, e a estendere quindi le verifiche su un campione molto più ampio di persone.
I contagi di martedì 31 marzo
d'amato
Intanto a Roma e nel Lazio l'emergenza coronavirus continua, ma i dati degli ultimi giorni fanno ben sperare. Nelle ultime 24 ore del mese di marzo sono stati registrati 181 nuovi casi di positività, ventisette in meno di sabato e con un trend in decrescita per la prima volta al 6 per cento.
Il numero totale dei pazienti che hanno contratto il Covid19 in tutta la regione salgono così a 3095. Meno di un terzo, ovvero 1127, sono quelli che sono ricoverati: di questi 173 richiedono il supporto respiratorio in terapia intensiva. I decessi purtroppo però aumentano: le morti notificate
NICOLA ZINGARETTI DOPO IL CONTAGIO DA CORONAVIRUS