Estratto dell’articolo di G. Gua. e A.Pasq. per il “Corriere della Sera”
arturo e maurizio testa
Gemelli, nati e cresciuti fra Caltanissetta e la vicina Riesi per poi trasferirsi dalle parti di Bergamo ed entrare in politica, i 64enni Italo Maurizio e Arturo Testa devono fare i conti con una pesante accusa: corruzione elettorale per favorire un clan mafioso, quello dei Cammarata che nel capoluogo ligure ha messo radici in Valpolcevera.
Secondo la Procura di Genova erano in grado di spostare centinaia di voti sul partito di Toti. Consensi che sarebbero stati ricambiati dalla promessa di trovare posti di lavoro e alloggi agli elettori di questa comunità riesina sbarcata in terra genovese.
matteo cozzani giovanni toti
Risultato: obbligo di dimora per entrambi a Boltiere, il paese della Bergamasca dove vivono, e sospensione immediata da Forza Italia […]. Si tratta infatti di esponenti azzurri: Arturo è collaboratore e assistente di segreteria per i consiglieri bergamaschi in Regione Lombardia, Maurizio è in consiglio comunale a Boltiere e coordinatore di Forza Italia del collegio di Dalmine, dopo essere passato da An in consiglio provinciale con trascorsi oscillanti fra l’impegno sindacale nella Fim Cisl e una comparsata in maglietta nera a Predappio, con il gemello.
I pm mettono in fila una serie di intercettazioni. A partire da quella fra Matteo Cozzani, accusato di corruzione e voto di scambio con l’aggravante mafiosa, capo di gabinetto di Giovanni Toti, e Alessandro Sorte, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia al Pirellone. Quest’ultimo parla così: «Loro mi dicono “500 voti li potremmo anche mettere insieme perché andiamo a chiamarci uno per uno tutti i riesini residenti a Genova”».
toti arturo e maurizio testa 3
Momento clou, una cena organizzata […] il 12 settembre 2020 al ristorante Punta Vagno […] per raccogliere voti della comunità riesina del quartiere Certosa a favore di tre candidati di Toti. In una conversazione tra Maurizio e uno dei tre, Stefano Anzalone, il primo gli conferma di aver rispettato gli accordi: «Qui a Certosa io e Arturo abbiamo un po’ fatto, poi stasera te ne accorgerai con 250 persone.... stasera ti dimostriamo quello che valiamo a prescindere…».
ALESSANDRO SORTE
Maurizio informa Arturo che durante la serata avvicinerà il candidato per presentargli delle persone alle quali dovrà qualcosa. Deve «cercare di sistemare sii carusi (ragazzi in siciliano) che hanno 20 anni, 28 anni, 30 anni, uno è il figlio di Gianni, uno di Maria Teresa (...) il nipote di Ivana (...) il genero di Cristina...».
È il prezzo del loro impegno, riconosciuto dal governatore, come sembra emergere da una conversazione fra Italo e sua moglie: «Toti mi ha preso da parte e mi ha detto “ascolta, so che siete due bulldozer, fammi dare un po’ di voti...». Nello stesso filone d’inchiesta entra anche un ex sindacalista della Cgil, Venanzio Maurici, definito «referente genovese» del clan. In occasione delle regionali, per dare il proprio voto […] avrebbe ottenuto la promessa di un posto di lavoro al compagno della figlia. In pensione dal 2018, Maurici […] è indagato per corruzione elettorale con l’aggravante del 416 bis. La Cgil si è mossa subito e gli ha sospeso l’iscrizione al sindacato.
GIOVANNI TOTI - CONSIGLIO REGIONALE LIGURIA GIOVANNI TOTI toti arturo e maurizio testa 23