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    “GIOVANNI, PENSAVO CHE MI DICESSI GRAZIE"; "TI RINGRAZIO ROCCO, ORA HO CAPITO CHI SEI" – LA TELEFONATA ROVENTE TRA ROCCO SABELLI E GIOVANNI MALAGO’ E LA GUERRA TOTALE TRA CONI E ‘SPORT E SALUTE’ (IL NUOVO ORGANISMO VOLUTO DA GIORGETTI) - IL CAPO DELLO SPORT FURENTE SUL CASO DEI BIGLIETTI DELL'OLIMPICO: “UNO SGARBO AL CONI. SABELLI HA APERTO UN AUDIT SULLA GESTIONE DEI TAGLIANDI MA SARÀ UN BUCO NELL'ACQUA'' - CHE FINE FARÀ LA LEGGE DELEGA SULLO SPORT CHE NON PIACE AL CIO?


     
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    Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia

    FULVIO BIANCHI per repubblica.it

     

    Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT05 Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT05

    Una telefonata che spiega tutto: dopo aver tolto al Coni 540 biglietti della tribuna vip dell'Olimpico, lasciandogliene solo 12 quando gioca la Lazio e 20 quando gioca la Roma, Rocco Sabelli, n.1 di Sport e Salute, ha telefonato a Malagò. "Giovanni, pensavo che mi dicessi grazie". Malagò ci ha pensato una decina di secondi, ha risposto "ti ringrazio, ora ho capito chi sei" e ha chiuso la telefonata. Questi sono i rapporti. Una guerra totale. Frontale. Dovrà metterci mano in fretta il nuovo responsabile dello sport del governo, Spadafora, ora che Giorgetti non c'è più (ha scritto due lettere a Malagò).

     

    Rocco Sabelli, che ha parlato già con Zingaretti, è un manager: vuole avere le mani libere come in tutta la sua carriera. Se si trovasse in un clima ingestibile, potrebbe anche lasciare la carica di presidente-manager. Di sicuro Malagò e i suoi fedelissimi, dalla periferia a Roma, gli faranno la guerra, gli renderanno il lavoro complicato. Il nuovo clima politico cambia radicalmente gli scenari. La Giunta Coni ha scritto un documento, approvato da tutti, che delinea i contorni giuridici in vista di un (improbabile visto come stanno le cose) contratto di servizio.

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    "Non c'è nessuna collaborazione tra Coni e Sport e Salute. Io credo di andare d'accordo anche con i muri, se rispetti me e l'istituzione che rappresento e dalla quale sono stato eletto. Se manchi di rispetto a me, manchi di rispetto al mondo dello sport". Le prime del presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine della Giunta. "Se non firmavo il contratto di servizio con Sport e Salute, il Coni andava potenzialmente sotto commissariamento".

    rocco sabelli rocco sabelli

     

    Non c'è nulla che funzioni. Malagò invita Sabelli a cercarsi un'altra destinazione, lasciando il Coni al Coni: ringrazia due volte Fabio Pigozzi, rettore dell'Università del Foro Italico ed ex membro di Giunta, per la disponibilità che ha dato in merito all'uso dei locali di Palazzo H (ci fu un lunghissimo contenzioso col Coni, risolto solo negli ultimi anni con buon senso da ambo le parti) e dello Stadio dei Marmi. Malagò invita anche Sabelli a farsi un suo logo." Chiederemo di cambiare il logo di Sport e Salute, non capisco perché devono usare un logo come il nostro. Faranno un altro logo, magari anche più bello". "Non voglio usufruire dei biglietti di Sport e Salute, solo così possiamo dimostrare che il Coni ha dignità".

     

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    "Sabelli ha aperto un Audit sulla gestione dei biglietti - ha aggiunto il capo dello sport italiano al termine della Giunta - ma sarà un buco nell'acqua". Con una Pec l'ente presieduto da Rocco Sabelli ha comunicato che in dotazione al Coni andranno 20 biglietti per le gare della Roma e 12 della Lazio: "Lo stadio si chiama Olimpico - tuona Malagò - una proprietà del Coni pagato per intero dal Coni. Tutto spesato dal Coni, soprattutto con una tribuna che si chiama Coni. Il fatto è talmente grave, anche perché i biglietti Sport e Salute non li vende e non li potrà mai vendere.

     

    malagò giorgetti valente malagò giorgetti valente

    Questo è talmente uno sgarbo al Coni che adesso atleti e tecnici sono ospiti delle società e per questo devo ringraziare Lotito, Fienga, Baldissoni e Sky che si sono comportate in modo ineccepibile". "Ben prima delle questioni governative abbiamo iniziato a individuare all'interno del Coni un organigramma sulla base di questo budget e oggi la Giunta all'unanimità ha approvato questo documento: 110 persone che verranno distaccate per passare al Coni, né più né meno con la stessa formula del Comitato paralimpico".

     

    Giovanni Malago' Foto Mezzelani GMT 002 Giovanni Malago' Foto Mezzelani GMT 002

    "Avevamo preso già prima della crisi di governo la decisione di staccarci, di fare qualcosa di piccolo o ridimensionato, sulla base dei 40 milioni di euro che il Coni avrà dal governo", ha spiegato ancora Malagò. Furibondo anche perché stanno facendo le pulci anche sulle note spese, l'uso della carta di credito: lui che si paga tutto da solo, compresa l'auto. Non prende denaro pubblico. Lo stipendio lo devolve in beneficenza. La sua conferenza è stata un crescendo di accuse. "Tutto parte dall'idea che non c'è nessuna collaborazione, non solo armoniosa, tra Coni e Sport e Salute. È un dato acclarato. Poteva funzionare solo con un'armoniosa collaborazione, ma essendo mancati da parte di Sabelli argomenti di rispetto, ognuno va per la sua strada".

     

    malagò petrucci malagò petrucci

    "E' incredibile l'ingerenza del presidente Sabelli che parla, non ho capito a che titolo, della questione dei rapporti tra Coni e Cio" ha spiegato Malagò, commentando quanto dichiarato dal presidente di Sport e Salute, Rocco Sabelli, secondo il quale "è pericoloso anche solo evocare il rischio di non partecipare all'Olimpiade" per la questione legata alla preoccupazione del Cio sulla legge di riforma del Coni. "Sarebbe bastato leggere la lettera inviata dal Comitato olimpico internazionale -ha proseguito Malagò- e firmata da James McLeod, dirigente del Cio preposto a tutte le attività e alle relazioni con i comitati olimpici nazionali. Quando parla lui, è come se parlasse Thomas Bach. Quando ci sarà la riunione proposta dal Cio con la presenza anche del governo? A Losanna sono costantemente informati sulla situazione e cercano di capire cosa succede".

     

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    "Guerra totale tra Coni e Sport e salute. Nessun atto ufficiale ma un'incomunicabilità totale tra le persone che rappresentano i due enti". Lo spiega il presidente della Federazione italiana tennis, Angelo Binaghi, uscendo dalla Giunta. "Ho espresso la mia posizione di grande preoccupazione: ci sono Federazioni come la mia che svolgono importanti manifestazioni con Sport e Salute, ci sono Federazioni che hanno il presidente dipendente di Sport e Salute, ci sono comitati regionali con strutture parallele. Oggi si è decretata la fine dell'armoniosa collaborazione". "Mare molto mosso - ha aggiunto Binaghi - anche se altri colleghi si sono detti contenti perché si è finalmente definita la strada, ma lo scenario è complesso e senza precedenti nello sport italiano". "L'accordo di agosto con Sport e Salute? L'ho letto solo sui giornali non l'ho ancora visto, il 19 ce lo daranno", ha concluso. La data della prossima Giunta non è stata ancora fissata.

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    In Giunta, Ricci Bitti, collegato in videoconferenza, è stato molto duro su Rocco Sabelli: "La sua è una provocazione ignorante". L'ex membro Cio, stimatissimo da Bach, ha ricordato che la società di servizi ha ambiti ben chiari e il Coni deve conservare le sue prerogative. Franco Carraro è stato chiarissimo: "Bisogna comunicare a chi viene che siamo in rottura totale". Anche Sergio D'Antoni è stato pesante, ricordando che il territorio è allo sbando. L'unico tema era di oggi il "rapporto fra Coni e Sport e Salute": vi è visto come è finito.

     

    "Siamo sorpresi per i toni e per il contenuto, da quando il Coni ha annunciato la firma dell'accordo con noi, ai primi di agosto, l'unica novità è la nostra policy sui biglietti della tribuna dell'Olimpico destinati allo sport sociale di base e ai dipendenti meritevoli, con conseguente fine delle clientele. Evidentemente Malagò ha perso il controllo dei nervi per questo". Sport e Salute, attraverso una sua fonte qualificata, risponde così - alle dichiarazioni "di guerra" del presidente del Coni. Sabelli ha accusato Malagò di "clientele", figuriamoci se potranno mai lavorare in sintonia.

    tribuna onore coni dove abitualmente si siede giovanni malago' foto mezzelani gmt tribuna onore coni dove abitualmente si siede giovanni malago' foto mezzelani gmt

    Giovanni Malago' Foto Mezzelani GMT 009 Giovanni Malago' Foto Mezzelani GMT 009

     

    "Sorpresa per le inaspettate, ingiustificate e inaccettabili dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente del Coni a margine della riunione della Giunta": è la replica in serata del presidente di Sport e Salute alle dichiarazioni di Malagò. "Nessuna insoddisfazione o critica erano finora emerse sulla qualità dei rapporti e sul rispetto reciproco che, difatti, avevano consentito la stipula dell'accordo del 6 agosto scorso - sottolinea in una nota Sabelli - Da allora ad oggi, causa anche la pausa estiva, non ci sono stati attività e atti ulteriori, eccezion fatta per l'adozione di una nuova policy adottata dalla Società per la gestione dei biglietti dello Stadio Olimpico.

     

    Una policy, peraltro, pienamente legittima, di buon senso, con indiscutibili vantaggi aziendali e collettivi e che, al contrario, sembra incredibilmente essere l'unica motivazione alla base di un così repentino cambio di atteggiamento". "Tuttavia - è la conclusione del presidente di Sport e Salute - gli sgradevoli toni usati oggi, cui Sport e Salute non intende dare alcun ulteriore seguito, non modificheranno né rallenteranno in alcun modo l'implementazione dell'accordo del 6 agosto scorso, che seguirà i tempi e le modalità previsti, in coerenza con il nuovo quadro normativo adottato per la riforma dell'ordinamento sportivo".

     

    La legge delega sullo sport votata a Senato, con il sì dei Cinque Stelle e il noto deciso del Pd, intanto ora è ferma. Non piace al Cio, che fine farà?

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