Estratto dell’articolo di Romina Marceca e Clemente Pistilli per “la Repubblica – edizione Roma”
cyber bullismo 2
"Ho trovato conforto nella mia amica lametta. Lei non mi fa pensare a tutto il male che subisco". Un'altra vittima di bullismo a scuola, tormentata dai compagni addirittura perché orfana. Una quattordicenne, la chiameremo Alice, è arrivata a un punto tale di disperazione da abbandonarsi ad atti di autolesionismo.
Seguita da una psicologa ha poi reagito e ha anche trovato la forza di scrivere in un diario il suo calvario. Non è arrivata a tanto la tredicenne bullizzata con la chat dell'odio "Anti Ebola" creata da quindici compagni e raccontata da Repubblica sull'edizione di ieri. L'indagine è per istigazione al suicidio e stalking. Ma intanto i casi di minori che si tagliano braccia, gambe e addome perché prede dei bulli si stanno moltiplicando. […]
ADOLESCENTI BULLISMO
Alice ha perso padre e madre a Latina. Non ha trovato aiuto nei compagni di scuola, anzi. Ha vissuto un inferno. Iniziato quando frequentava la scuola elementare e andato avanti fino alle medie. "Mi bullizzavano soprattutto per la situazione in famiglia - ha scritto - non avendo un padre, volato in cielo giovane, e avendo una madre che stava male. E dopo la morte di mia mamma la cosa è peggiorata". Ha iniziato a tagliarsi con una lametta: "Solo in lei trovo conforto. Si, sbaglio, ma almeno in quel momento non penso a nulla".
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