pietro labriola
DAGOREPORT
Fuori Gubitosi (che va a sedersi nel CDA), dentro Labriola in quota Vivendi (ma solo come direttore generale, le deleghe di Ad le ha in mano il presidente Salvatore Rossi in quota governo), a che punto è la notte di Tim?
Intanto va detto che la ‘’manifestazione di interesse’’ del fondo KKR, con la strana richiesta di una “due diligence” di 4 settimane su una società quotata, non è altro che un modo di prendere il tempo, visto il blitz di Vivendi su Gubitosi, per approntare un piano industriale da sottoporre al governo italiano, essendo Tim un’azienda strategica con tanto di Golden Power. Una volta ottenuto il via libera dal comitato formato dai ministri Giorgetti, Colao e Franco, il fondo americano lancerà l’Opa.
SALVATORE ROSSI LUIGI GUBITOSI
Al momento nel pentolone bolle la scelta da parte di Tim degli advisor che dovranno esaminare l’offerta di acquisto di KKR. Operazione che è nelle mani di un comitato formato dal presidente Salvatore Rossi e dai consiglieri di amministrazione Paola Sapienza e soprattutto Ilaria Romagnoli.
ilaria romagnoli
Quest’ultima ha al suo attivo una interessante carriera come assistente di Enrico Tommaso Cucchiani, all’epoca ceo di Intesa Sanpaolo, quindi senior advisor della banca d’affari Rothschild guidata da Alessandro Daffina. (Nel corso xdel tempo Cucchiani, Daffina, Scaroni e Bisignani hanno sempre fatto squadra). Domandina: quante probabilità ha Rothschild di diventare l’advisor di Tim e giudicare la proposta di KKR? Ah, saperlo…
Certo, in Tim non c’è solo Bolloré con Labriola e Romagnoli: diranno la loro anche i consiglieri indipendenti di Assogestioni. E Rossi, ex Bankitalia, ci tiene alla sua poltrona di presidente (che sarà sempre di nomina governativa) e sa bene che il trio Giorgetti, Colao e Franco è filo americano.
paola sapienza
Aggiungere che Vivendi è nelle more di acquisire “Le Figaro”, il primo quotidiano di Francia, un foglio sempre a favore del gollismo conservatore (Chirac, Giscard D’Estaing, Sarkozy) e magari volesse trasformarlo nell’organo di propaganda per la corsa all’Eliseo del destrissimo Eric Zemmour, già finanziato e pompato da Bolloré, a quel punto Macron potrebbe anche fare una chiacchierata con Draghi.
Dopodiché i due piani industriali di Vivendi e KKR, ambedue con lo scorporo Tim Servizi e Tim Rete, come vuole l’autorità delegata alla Sicurezza Nazionale Franco Gabrielli, andranno all’attenzione del governo Draghi. Vince chi saprà, in maniera intelligente, proporre un piano che possa garantire agli occhi vigili del governo, la migliore governance e che dia garanzie su occupazione e tecnologia.
BOLLORE' DE PUYFONTAINE
Se la proposta di KKR avrà più likes dal governo, inizierà la partirà dell’Opa. A quel punto, deciderà Bollorè se accettare o meno l’offerta degli americani. Tempi previsti per chiudere la partita: febbraio 2022.
POST SCRIPTUM
Molto si è ricamato sul ricchissimo imprenditore transalpino Xavier Niel, che ha fondato Iliad, il quarto operatore mobile in Italia, che siede nel board di KKR dal 2018 e avrebbe il sostegno del presidente Macron. Ma Niel, a parte il fatto che non può farlo essendo nel cda di KKR, ha ben altre fantasie nella testa che prendersi Tim Servizi: pare che Iliad stia trattando da qualche mese con Vodafone, azienda multinazionale che ha partecipazioni in 25 paesi.
mario draghi emmanuel macron ALESSANDRO DAFFINA Scaroni xavier niel