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    LA TRASPARENZA AI TEMPI DI INTERNET – TUTTE LE SPESE DELL’EXPO FINISCONO IN RETE: APPALTI, STIPENDI E CRAVATTE – SU “OPENEXPO” SI PUÒ ANCHE CONTROLLARE L’AVANZAMENTO DEI LAVORI


     
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    Elisabetta Soglio per “il Corriere della Sera

     

    marianna madia marianna madia

    Il titolo arriva dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che twitta: «OpenExpo, con la trasparenza on line disponibili dati e informazioni per tutti». OpenExpo è un sito e una scommessa: sul portale presentato ieri, frutto della partnership fra Expo 2015 e Wikitalia e sostenuto dal Dipartimento della Funzione Pubblica, chiunque può navigare e trovare ogni sorta di informazione su tutto quanto riguarda l’evento di Milano. L’elenco delle società fornitrici e gli stipendi dei dirigenti, le gare appaltate e quelle da appaltare, le società escluse e quelle al lavoro, ma anche la tempistica di ogni porzione di cantiere.

     

    Spulciando tra i molti dati caricati si trovano anche curiosità. Come i 39 mila euro per le cravatte di Marinella e le spese di trasporto del plastico di Padiglione Italia: 20 mila euro, più 2.200 per spostare il modellino tra Milano e Roma. Con un clic (un po’ di competenza e un po’ di pazienza) si può anche visualizzare l’immagine di ogni singolo appalto, lo stato di avanzamento lavori, le spese, le eventuali varianti e così via. 

    MAURIZIO MARTINA MAURIZIO MARTINA


    Il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, è certa che il progetto ci aiuterà a «recuperare il rapporto di fiducia con i cittadini, che in questi anni i partiti ed i governi hanno logorato. Per recuperarlo bisogna utilizzare le nuove tecnologie, che devono diventare ordinaria amministrazione». L’aggiunta: «Fatti di cronaca alla quale non avremmo voluto assistere non si sarebbero verificati se avessimo avuto strumenti del genere a disposizione».

     

    E se il suo collega Maurizio Martina, ministro con delega all’Expo, spiega che «scommettiamo su una sperimentazione unica per il nostro Paese», il commissario unico dell’esposizione, Giuseppe Sala sottolinea l’ulteriore vantaggio: «Prima mandavamo quintali di carta all’Autorità dei Lavori Pubblici e non ricevevamo un ritorno. Ora sappiamo che serve un controllo in tempo reale e con questo portale siamo sicuri di averlo». In questo modo «cogliendo gli spunti ricevuti dal premier, dai ministri e dal dottor Raffaele Cantone che sta vigilando sulle procedure di Expo, abbiamo fatto un buon lavoro e siamo pronti a tappare le falle che in un’operazione così complessa ci potranno essere». 

    Giuseppe Sala ad expo Giuseppe Sala ad expo


    Il progetto è diviso in due parti: l’Amministrazione trasparente è una sezione del sito www. expo2015.org che riporta le informazioni previste dal decreto legge 33 del 2013. Ci sono gli stipendi dei dirigenti, ad esempio, il cui costo annuale è di oltre 6 milioni di euro (per 24 persone) a fronte di 224 assunti con varie competenze per una spesa totale 19 milioni e 600 mila. 

    ALBERO DELLA VITA EXPO 2015 ALBERO DELLA VITA EXPO 2015


    Nel sito dati.openexpo2015.it ci sono invece le informazioni della società elaborate da Wiki-Italia. Un cruscotto, disegnato proprio come quello delle auto, pubblica i dati sugli affidamenti di beni e servizi e di opere: in questa sezione leggiamo, ad esempio, che finora sono stati fatti appalti per 574.720.943 euro e che l’incidenza delle varianti ha già raggiunto quota 34.200.155.

     

    Abbiamo lo stato dei singoli cantieri: se sono in corso, sospesi, (come una parte di quelli per le Vie d’Acqua) o conclusi, la percentuale di giornate lavorate su quelle contrattualizzate (8.398 su 13.171). E ci sono anche le lancette con il rischio di ritardo, con la freccia rossa per un paio di padiglioni di Expo in uno stato lavori molto arretrato. 

    EXPO GATE MILANO EXPO GATE MILANO


    E mentre Expo si mette online («Un modello di gestione dei soldi pubblici che dovremo riproporre», ribadiscono i ministri), il presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone, ha incontrato ieri i vertici del Padiglione Italia per la controversa questione dell’Albero della Vita, destinato a essere simbolo di Expo. «Su molte cose abbiamo adesso un quadro più chiaro», ha ammesso Cantone. Ma i tecnici della presidente Diana Bracco dovranno presentare, in un paio di giorni, una «relazione dettagliata», in particolare sul ruolo di Marco Balich, ideatore del «concept» del Padiglione Italia e sul cronoprogramma. 
     

     

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