• Dagospia

    LA “TRUCE VITA” DI GERARD DEPARDIEU – MERLO: “L’ATTORE, CHE CATHERINE DENEUVE HA DEFINITO 'IMMENSO', HA CELEBRATO 'LA DOLCE VITA' NELLA POVERA VIA VENETO CON TRE VITALISSIMI CAZZOTTI CHE HANNO FATTO SANGUINARE RINO BARILLARI, MA LO HANNO RESUSCITATO. GLI HANNO RESTITUITO L'IDENTITÀ DI PAPARAZZO, ANZI DI 'KING DEI PAPARAZZI' CON L'EXPERTISE DI DAGOSPIA CHE È IL ROTOCALCO DEL TEMPO NOSTRO, IL CATALOGO CAFONAL DELL'AHO! E DEL 'FAMOLO STRANO'..." 


     
    Guarda la fotogallery

    Francesco Merlo per la Repubblica - Estratti

     

    gerard depardieu e la compagna magda vavrusova gerard depardieu e la compagna magda vavrusova

    Avrebbe dovuto, il Festival di Cannes (...) istituire il "premio dolce vita", e assegnarlo a Gerard Depardieu che, unica maschera autenticamente felliniana, ancora se la permette, illudendosi di non restarne schiacciato.

     

    Depardieu, che Catherine Deneuve ha definito «immenso», ha celebrato "la dolce vita" nella povera via Veneto con tre vitalissimi cazzotti che hanno fatto sanguinare Rino Barillari, ma lo hanno resuscitato.

     

    RINO BARILLARI AGGREDITO DA GERARD DEPARDIEU A ROMA RINO BARILLARI AGGREDITO DA GERARD DEPARDIEU A ROMA

    Gli hanno restituito l'identità di paparazzo, anzi di "king dei paparazzi" con l'expertise di Dagospia che è il rotocalco del tempo nostro, la vita illustrata sulle cose che una volta erano sporche – tresche, tradimenti, gravidanze sospette – e oggi sono l'innocuo cafonal, vale a dire il "fuori posto", il catalogo dell'"aho!

    " e del "famolo strano".

     

    Nella repubblica del clic, il re paparazzo, con i pugni di Depardieu sul viso, ha celebrato su tutti i giornali del mondo una vita di foto e di botte, che lo hanno mandato 170 volte all'ospedale

     

    rino barillari in ospedale dopo l aggressione di gerard depardieu rino barillari in ospedale dopo l aggressione di gerard depardieu

    (...)

     

    Anche nel cinema, 64 anni dopo la più famosa delle palme d'oro di Cannes, la dolce vita è diventata pericolosa come uno sport estremo. Chissà quanti, tra i divi e i registi di allora, con il senno di poi sarebbero sporcaccioni processati per la loro "dolce vita", proprio come oggi è processato Depardieu, che Macron ha inserito nell'elenco delle identità nazionali, tra la Tour Eiffel, Voltaire e lo Champagne.

    GERARD DEPARDIEU ALL'HARRY'S BAR DI ROMA GERARD DEPARDIEU ALL'HARRY'S BAR DI ROMA

     

    Macron vuole salvarlo dalla gogna mediatica – «odio la caccia all'uomo» - ma non può proteggerlo dalle accuse di molestie di almeno venti donne: «Ho rispetto e fiducia nelle donne e in quel che hanno da dire». Depardieu è dunque "il mostro" perché è inseguito da una folla di MeToo, ma il mostro è sacro perché, «fierezza della Francia», è difeso da una folla di femme fatales: Carole Bouquet, Charlotte Rampling, Fanny Ardant, Carla Bruni… e la sua bellissima Magda Vavrusova – "#amour #verité #justice – che, secondo il proprietario dell'Harry's Bar, «si è scagliata come una furia addosso al paparazzo». Il processo a Depardieu, previsto in ottobre a Parigi, sarà anche un processo alla dolce vita.

    rino barillari dopo l'aggressione di gerard depardieu rino barillari dopo l'aggressione di gerard depardieu GERARD DEPARDIEU ALL'HARRY'S BAR DI ROMA GERARD DEPARDIEU ALL'HARRY'S BAR DI ROMA Gerard Depardieu Gerard Depardieu Gerard Depardieu Gerard Depardieu Gerard Depardieu Gerard Depardieu gerard depardieu gerard depardieu gerard depardieu - foto by porcarelli gerard depardieu - foto by porcarelli GERARD DEPARDIEU CARLA BRUNI GERARD DEPARDIEU CARLA BRUNI FRANCESCO MERLO FRANCESCO MERLO MEME SULLE PROPORZIONI DELLA PANZA DI GERARD DEPARDIEU MEME SULLE PROPORZIONI DELLA PANZA DI GERARD DEPARDIEU

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport