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    “IN BARBA A TUTTO”: IN FONDO LA TELEVISIONE È SOLTANTO CUCINA – ALDO GRASSO SUL NUOVO PROGRAMMA DI LUCA BARBARESCHI SU RAI3: ABBIAMO VISTO UN PO' DI "MALEDETTISMO" (MORGAN, ASIA ARGENTO), UN PO' DI "PIAGNONISMO" (SILVANO AGOSTI), UN PO' DI "NOSTALGISMO" (KATIA RICCIARELLI) E ILONA STALLER, ORMAI PRONTA PER ENTRARE IN CONVENTO O PER UNA CAPPELLA VOTIVA DI FRANCESCO VEZZOLI. IN TV È SOLO QUESTIONE DI INGREDIENTI (GLI OSPITI) E DI CAPACITÀ DI COMBINARLI (IL CONDUTTORE)..."


     
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    Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

     

    luca barbareschi luca barbareschi

    Anima o animella? Quando Luca Barbareschi ha presentato il cuoco stellato Diego Rossi, famoso per le sue provocatorie creazioni culinarie, ho pensato fosse quella la chiave per capire l'anima di In barba a tutto, il nuovo lite show di Rai3 presentato come «spiazzante, ironico, controcorrente, curioso, alto ma al tempo stesso pop». In fondo, la televisione è solo cucina.

     

    Diego Rossi, stufo della cucina troppo ricamata e anemica dei grandi chef, si è buttato sugli «scarti» (come Barbareschi?): i suoi panini, infatti, sono composti da animelle, coratella, rognoni, cuore, polmone, ecc. Una novità? Forse la novità sta nel panino, perché molti sono i piatti regionali fatti di scarti.

     

    luca barbareschi morgan luca barbareschi morgan

    Penso, per esempio, alla finanziera, piatto tipico piemontese nato dal riutilizzo delle parti scartate durante la trasformazione dei galletti in capponi e di alcuni scarti di macellazione dei bovini. Prima Barbareschi aveva intervistato Sergio Rubini che si è molto dilungato su una sua sfortunata avventura norvegese, e Ilona Staller, ormai pronta per entrare in convento o per una cappella votiva di Francesco Vezzoli.

    ALDO GRASSO ALDO GRASSO

     

    Ha confessato che con lei ci hanno provato tutti (specie quando era parlamentare) e Barbareschi ha commentato: «Quella roba lì piace a tutti». Insomma, in tv, come in cucina, non s' inventa mai nulla di nuovo.

     

    È solo questione di ingredienti (gli ospiti) e di capacità di combinarli (il conduttore). Così in queste prime puntate abbiamo visto un po' di «maledettismo» (Morgan, Asia Argento), un po' di «piagnonismo» (Silvano Agosti è così, fin dai tempi in cui frequentava il regista Franco Piavoli, prima di diventare il guru di Fabio Volo), un po' di «nostalgismo» (Katia Ricciarelli).

    ilona staller ilona staller silvano agosti silvano agosti

     

    Sono sicuro che se Luca Barbareschi intervistasse Woody Allen saprebbe fargli domande interessanti, ma non basta declamare una celebre poesia di Konstantinos Kavafis per entrare nel club della «scorrettezza politica».

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