S.Can. per “il Messaggero”
marione ue johnson
Ancora polemica su Marione, il fumettista che da qualche settimana cura la campagna di comunicazione di Virginia Raggi a suon di vignette che ritraggono la sindaca come l'eroina di un manga giapponese (300mila copie, diffuse in 850 scuole della Capitale, per 50mila euro di spesa).
Ieri Marione ha pubblicato sul suo profilo Facebook una vignetta sulla Brexit: si vede un festante Boris Johnson che esce saltellando, con la bandiera inglese in mano, dal campo di sterminio di Auschwitz. Il Pd attacca: «Questo vignettista offende la città di Roma e l'olocausto, Raggi gli ritiri la collaborazione con il Comune».
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Virginia Raggi si dissocia. «Quella vignetta non ha nulla a che vedere con l'amministrazione», dice la sindaca, «ma ci tengo a dire che non rappresenta il mio pensiero e contrasta con la mia sensibilità su temi che mi hanno sempre vista impegnata in prima persona. Bisogna fare molta attenzione quando si toccano tematiche come i campi di sterminio e le persecuzioni naziste».
Ma la deboli scuse non sembrano placare la polemica. E c'è chi, come il dem Filippo Sensi, chiede che venga subito interrotto il rapporto tra il Campidoglio e Improta. «No, non mi basta per niente la presa di distanza di virginiaraggi sulla vignetta di #Marione. Mi sa di pesce in barile. La sindaca gli ha affidato la cura di suo materiale di propaganda, volantinato a pacchi nei licei romani. Chieda scusa, risolva questa collaborazione. Subito», scrive Sensi in un tweet allegando foto della «tournée di Virginia Raggi nelle scuole». Con chi? Proprio con Marione.
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