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    LA VARIANTE EURO 2020 SI ALLARGA - SALGONO A 91 I POSITIVI DEL FOCOLAIO COVID SCOPPIATO IN UN PUB DI MONTEVERDE, A ROMA, DOPO LE PARTITE DELL'ITALIA CON IL BELGIO E CON LA SPAGNA - I CONTAGIATI SONO QUASI TUTTI GIOVANI, MA CI SONO 13 CASI SECONDARI, PARENTI DEI POSITIVI - UNO DEI CONTAGIATI: "NON SERVE A NIENTE SANIFICARE SE POI SI CONTINUA A FAR AMMASSARE LE PERSONE COME E' SUCCESSO CON LE PARTITE"


     
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    C. Moz. Fla. Sav. per Il messaggero

     

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    È iniziata la corsa contro il tempo per tracciare e isolare i casi del focolaio - forse di variante Delta - scoppiato in un pub di Monteverde. Un cluster che si sta allargando a macchia di leopardo e che conta già 91 positivi. Con le indagini epidemiologiche della Asl Roma 3 tutt'ora in corso.

     

    Da quanto accertato, sono state almeno due le occasioni di contagio durante alcune serate organizzate per gli Europei di calcio appena terminati. La prima il 2 luglio, durante il match Italia - Belgio. Quindi il 6 luglio, quando gli azzurri hanno vinto contro la Spagna. Nel locale, il Clifton pub di via del Casaletto, i ragazzi si sono dati appuntamento per tifare insieme la Nazionale. Diverse tavolate di giovani e giovanissimi davanti alla tv del locale che si sono contagiati a vicenda portando poi il virus dentro casa.

     

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    L'INDAGINE I tamponi analizzati e risultati positivi sono stati già inviati all'ospedale Ifo dove i tecnici di laboratorio dovranno accertare se i positivi sono casi in variante Delta. Intanto è scattata la ricerca al paziente zero. Non è escluso che a portare il virus nel locale sia stato un ragazzo positivo che ha violato l'isolamento.

     

    Secondo quanto confermano i sanitari della Asl, comunque, i primi positivi - dieci in tutto - sono stati registrati venerdì scorso. Collegati, suppongono i camici bianchi, alla partita del 2 luglio. Una volta avviata l'indagine, giovedì il numero dei nuovi positivi era arrivato a 76 e ieri è cresciuto ancora. Novantuno tra contatti diretti e indiretti di chi ha frequentato la settimana scorsa il pub.

     

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    Ancora un dato: i positivi hanno un'età compresa tra 14 e 60 anni ma nel 90% dei casi si tratta di 25enni e tra i 91 positivi, 13 sono casi secondari, ovvero genitori, parenti, sorelle e fratelli dei giovani che hanno fatto baldoria nel locale. Il tracciamento è ancora in corso: «In alcuni casi i ragazzi contagiati hanno infettato a loro volta alcuni familiari. Ecco come il numero del cluster è salito tanto velocemente», spiegano i sanitari del Sisp.

     

    LE DISPOSIZIONI Come previsto dalle misure sanitarie i controlli si sono allargati anche al personale del locale che è stato chiuso la scorsa settimana per procedere con la sanificazione. In una nota lo comunicano i titolari del Clifton pub: «Durante la partita della nostra Nazionale del 2 luglio - scrivono sulla loro pagina Facebook - molti ragazzi erano nel nostro locale, nei giorni successivi è stato rilevato e aperto un cluster. Dalla riapertura - assicurano - restringeremo ancor di più le norme comportamentali con controlli aggiuntivi».

     

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    La paura però tra i frequentatori del pub è tanta come scrive Andrew M., «Solo nel mio gruppo di amici i contagiati sono 8, compreso me! Non serve a niente sanificare, se poi si continua a fare ammassare persone come è successo in occasione delle partite».

     

    Eppure nei giorni precedenti agli incontri, a più riprese dalla Regione e dai medici, erano arrivate le raccomandazioni a prestare la massima attenzione in situazioni di incontro. Proprio in occasione degli Europei di calcio.

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