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    LA VENDETTA DI BEATROCE - GIA’ TOLTO IL BADGE ALLA DIRIGENTE CHE HA FATTO CASINI SUL FERTILITY DAY - LA LORENZIN: “ME LA SONO TROVATA LI’. IO AVREI NOMINATO UN ESPERTO DI COMUNICAZIONE” - LA RODORIGO, INVECE, E’ UN AVVOCATO, CHE AL MINISTERO DELLA SALUTE (DA 11 ANNI) GUADAGNA 236 MILA EURO LORDI ALL’ANNO


     
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    Margherita De Bac per “Corriere della Sera”

     

    LORENZIN FERTILITY LORENZIN FERTILITY

    Anche se avesse voluto, Daniela Rodorigo ieri non sarebbe potuta entrare al ministero della Salute e prendere posto nel suo ufficio al terzo piano del palazzo di Lungotevere Ripa 1. Il badge che le consentiva dal 2005 di avere libero accesso alle sedi del dicastero ora retto da Beatrice Lorenzin le è stato ritirato la sera stessa.

     

    Esattamente mercoledì, quando è scoppiato il putiferio sulla seconda campagna del Fertility Day, attaccata sui social per la scelta dell’immagine di copertina, tacciata di razzismo. Nel pomeriggio Lorenzin l’aveva convocata, adirata, nel suo studio per chiederle ragione della «svista».

     

    Le foto diverse

    Non ci è voluto molto a scoprire l’arcano. Sembra che la foto incriminata sia stata mostrata alla ministra in una forma diversa da quella poi pubblicata in alta definizione sul sito, dove il contrasto bianchi-neri era più evidente. Entrata al ministero della Salute undici anni fa dopo una serie di incarichi in ambito sanitario-amministrativo-formativo, Rodorigo era stata nominata capo della direzione generale della comunicazione e rapporti internazionali nel settembre del 2014 con decreto firmato dalla stessa ministra.

     

    Che ieri però l’ha definitivamente scaricata con parole impietose: «L’ho trovata lì. Anche io se mi fosse stato possibile avrei scelto un grande esperto di comunicazione». Ma nei ministeri, tutti quanti, funziona così. I dirigenti girano, la maggior parte delle volte non è la competenza specifica che li porta ad occupare posti di primo livello.

    RODORIGO LORENZIN RODORIGO LORENZIN

     

    Chi è la dirigente rimossa

    Rodorigo, classe 1969, ad esempio non è giornalista né ha precedenti esperienze nel settore. Ha uno stipendio di 236.561,20 euro lordi all’anno. Laureata in Legge, abilitata all’esercizio della professione, recita il curriculum pubblicato online, si è fin dall’inizio della carriera dedicata ad incarichi di formazione in sanità anche in Asl e ospedali fino ad approdare nel 2005 al dipartimento qualità della Salute. I colleghi di pari grado la difendono: «Noi siamo l’ultimo anello della catena. Non si ricordano altri casi di rimozione pubblica. Quando succede, avviene a porte chiuse. È ingiusto ci sia andata di mezzo solo lei».

     

    DANIELA RODORIGO DANIELA RODORIGO

    Mancate verifiche

    Ieri Rodorigo, consigliata dal suo avvocato, ha tenuto un profilo basso. Ma c’è da scommettere che non si rassegnerà e si difenderà in ogni sede per evitare il licenziamento. La chiave del caso potrebbe stare proprio nella versione cartacea della immagine «razzista» mostrata al ministro per la vidimazione. Per quale motivo nessuno prima di dare il via al materiale non si è premurato di verificare l’effetto sul web?

     

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