harry styles 2
Marco Giusti per Dagospia
Con l'arrivo ieri sul tappeto rosso per la presentazione di "Don't Worry Darling" di Harry Styles sotto gli occhi di centinaia di ragazzine in estasi che ha rubato la scena allo scontro da Eva contro Eva tra la protagonista del film, Florence Pugh, nuova strepitosa stella cinema mondiale e la sua regista Olivia Wilde, la Mostra del Cinema di Venezia si avvia, per nostra fortuna, ai suoi ultimi giorni di grande attività.
ana de armas marilyn monroe blonde
Certo, mancano ancora la Ana De Armas di "Blonde" di Andrew Dominik. attesissimo biopic su Marilyn Monroe targato Netflix, manca la "Chiara" di Susanna Nicchiarelli interpretata da una delle stelle di "L'amica geniale", Margherita Mazzucco, manca un film forte più per la corsa agli Oscar che per il Leone d'Oro come "The Son" di Florian Zeller, ma il più ormai lo abbiamo visto.
tar cate blanchett 8
E, come sempre capita, il più che piace ai vecchi e ai giovani critici in sala, che poco si lavano devo dire e ostentano una mise con pesante zainetto, mutandona e polpaccio peloso a vista non sempre gradevolissima, non è né lo stesso che leggiamo sui giornali americani né quelle che probabilmente piacerà alla giuria capitanata da Julianne Moore.
bones and all
Così "Tar" con Cate Blanchett che personalmente non mi ha convinto per nulla e che mi crolla ogni giorno di più nella memoria, è stato molto amato dai critici americani, "The Whale" di Darren Aronofsky, che pensavo piacesse molto, ha parecchi detrattori tra i critici importanti internazionali (solo due palle su "The Guardian"), "L'immensità" di Emanuele Crialese è piaciuto più ai critici stranieri che a quelli nostrani, "The Banshees of Inesherin" di Martin McDonagh, odiato da parecchi critici americani, ha invece molto colpito i critici inglesi e americani, oltre a essere uno dei pochi film dove si rispettino le voci e le tradizioni di un paese e a interpretari irlandesi di un secolo fa sono solo attori irlandesi.
penelope cruz l immensita
Come negli ultimi anni, tanti sono i grandi personaggi femminili che si notano nei film in concorso e l'elenco delle possibili vincitrici è davvero lungo, da Cate Blanchett (che però finge malissimo di saper suonare il piano) a Tilda Swinton, da Virginie Efira a Taylor Russell, senza scordare Ana de Armas e Florence Pugh.
the banshees of inisherin
Come protagonisti maschili dominano la scena solo Brendan Fraser nel ruolo di Charlie, professore gay e obeso di "The Whale" (ha già vinto, vero?), il duo Brendab Gleeson - Colin Farrell, magari Luigi Lo Cascio e il Daniel Gimenez Cacho di "Bardo".
Difficile però, come ogni anno, capire quali siano i film favoriti. Presumo, tra quelli visti finora, "Bones and All" di Luca Guadagnino, "Tar" di Todd Fields e "The Banshees of Inesherim", se si seguono le riviste e i giornali americani.
the whale
Ma ha delle grandi chances pure "Argentina, 1985" di Mitra, commedia che qui è piaciuta a tutti. Vedremo. Intanto vi consiglio oggi, fuori concorso, "Music for Black Pigeons" dei danesi Jordan Leth e Andreas Koefoed, bellissimo film sul jazz che segue prove e incisioni di un gruppo di jazzisti strepitoso composto da Lee Konitz, Bill Frisell, Mark Turner, Joe Lavano, Jacob Bro.
Ogni tanto uno di questi colossi del jazz spiega in prima persona cosa sia per lui suonare jazz. Commovente. Si vede anche il vecchio Lee Konitz che si toglie la dentiera per suonare. E' l'unico film che ho visto in una sala semivuota. A chi interessa oggi il jazz?
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