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    LA VERA OPPOSIZIONE IN ITALIA LA FA LA CHIESA – IL CARDINALE MATTEO MARIA ZUPPI, PRESIDENTE DELLA CEI, MANDA DI NUOVO UN MESSAGGIO OSTILE AL GOVERNO DUCIONI: “GUARDIAMO CON PREOCCUPAZIONE AL PERICOLO DEI POPULISMI CHE, SE NON ABBIAMO MEMORIA DEL PASSATO, POSSONO PRIVARDI DELLA DEMOCRAZIA O INDEBOLIRLA” – “OGGI LA DEMOCRAZIA SOFFRE PERCHÉ LE SOCIETÀ SONO SEMPRE PIÙ POLARIZZATE, ATTRAVERSATE CIOÈ DA TENSIONI SEMPRE PIÙ ASPRE TRA GRUPPI ANTAGONISTI, MA NON C’È DEMOCRAZIA SENZA UN ‘NOI’…”


     
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    MATTEO ZUPPI MATTEO ZUPPI

    1. ZUPPI,PERICOLO POPULISMI,POSSONO PRIVARCI DELLA DEMOCRAZIA

    (ANSA) - "L'Enciclica Fratelli tutti ci offre un orizzonte concreto, possibile, attraente, condiviso. Un unico popolo. Perciò, guardiamo con preoccupazione al pericolo dei populismi che, se non abbiamo memoria del passato, possono privarci della democrazia o indebolirla!".

     

    Così il cardinale Matteo Zuppi durante la cerimonia di apertura della Settimana sociale dei cattolici italiani, a Trieste. "La partecipazione, cuore della nostra Costituzione, consente e richiede la fioritura umana dei singoli e della società, accresce il senso di appartenenza, educa ad avere un cuore che batte con gli altri, pur tra le differenze", ha affermato.

     

    2. FINE VITA: ZUPPI, ‘SOLIDARIETÀ DIFENDE VITA DI TUTTI, NESSUN CALCOLO AFFRETTI LA MORTE DI NESSUNO’

    meloni fasciata in un costrume tricolore meloni fasciata in un costrume tricolore

    (Adnkronos) - “La solidarietà presidia e difende la vita di tutti, tutela il diritto a nascere come quello ad essere curati e accompagnati fino alla fine, difesi dal dolore e senza che nessuna logica o calcolo affretti la morte di nessuno”. Lo sottolinea il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, aprendo la 50esima Settimana sociale dei cattolici, in un passaggio del suo articolato discorso dedicato all’eutanasia.

     

    “La solidarietà - dice - è un motore invisibile ma indispensabile di tutta la vita collettiva. La sua mancanza indebolisce il tessuto sociale, ostacola la crescita economica, offende l’individuo e non ne sa valorizzare le capacità e, alla fine, svuota la democrazia. La solidarietà passa attraverso le comunità in cui l’uomo vive: le comunità ecclesiali e le tantissime realtà di libero e gratuito altruismo, la famiglia ma anche le comunità locali e regionali, la nazione, il continente, l’umanità intera”.

     

    matteo maria zuppi alla manifestazione di cgil e uil a bologna2 matteo maria zuppi alla manifestazione di cgil e uil a bologna2

    3. MORTE SINGH: ZUPPI, 'SATNAM UNO DI NOI, SVELA IPOCRISIA DI TANTE PAROLE'

    (Adnkronos) - Il presidente della Cei, aprendo la 50esima settimana sociale dei cattolici a Trieste, ricorda il bracciante indiano di 31 anni morto a Latina in seguito ad un incidente sul lavoro (il datore di lavoro e’ stato arrestato). “Satnam Singh sognava il futuro e lavorava per ottenerlo: è uno di noi, lo ricordiamo con commozione e la sua vicenda è un monito che svela l’ipocrisia di tante parole che purtroppo rimangono tali e, quindi, beffarde”, dice il card. Matteo Zuppi con l’applauso dell’Assemblea

     

    4. ZUPPI, VIVIAMO TUTTI UNA STAGIONE DIFFICILE E COMPLICATA

    SATNAM SINGH SATNAM SINGH

    (ANSA) - "Rivolgo un affettuoso incoraggiamento agli sfiduciati, a chi è ai margini della strada, a chi si sente escluso e incompreso, ai poveri, a chi chiede riconoscimento e non lo trova, a chi ha perduto la speranza. Purtroppo anche tanti, tanti giovani". Lo ha detto il cardinale Matteo Zuppi durante la cerimonia di apertura della Settimana sociale dei cattolici italiani, a Trieste. "Viviamo tutti una stagione difficile e complicata - ha proseguito il presidente della Cei -. Cerchiamo di essere all'altezza della sfida". "La Chiesa parla perché è libera e ha uno sguardo amorevole e benevolo verso ciascuno: di tutti è amica e preoccupata, nessuno è per lei nemico - ha aggiunto -. Per questo, come Chiesa, di tempo in tempo, con la nostra esperienza umana dell'Italia, maturata tra la gente, esprimiamo 'preoccupazioni': sono testimonianze della realtà e dei suoi angoli più dimenticati, sono offerte di dialogo in spirito di franchezza e collaborazione".

     

    gioventu meloniana - vignetta di vukic gioventu meloniana - vignetta di vukic

    "Quale contributo, allora, può offrire la Chiesa all'Italia in questa stagione storica? - ha chiesto Zuppi - La Chiesa non rivendica privilegi, non li cerca, ben consapevole di come questi in passato l'hanno fatta percepire preoccupata per sé e meno madre".

     

    "Ci sentiamo parte di un Paese che sta affrontando passaggi difficili e crisi epocali - ha sottolineato -: basti pensare all'inverno demografico, alla crescita delle disuguaglianze, alle percentuali di abbandono scolastico, all'astensionismo e alla disaffezione sempre più numerosa alla partecipazione democratica, alla vita scartata che diventa insignificante per l'onnipotenza che si trasforma in nichilismo distruttivo di sé stesso".

     

    DUCE DETTO DUCE - VIGNETTA BY ELLEKAPPA DUCE DETTO DUCE - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

    "Sentiamo la sfida dell'accoglienza dei migranti - ha elencato il presidente dei vescovi -, della transizione ecologica, della solitudine che avvolge molte persone, che spegne la vita, della difficoltà di spazi per i giovani, dell'aumento della conflittualità nei rapporti sociali e tra i popoli, infine - e dovrebbe essere la prima - della guerra che domina lo scenario internazionale e proietta le sue ombre su tutto questo". "Ci angoscia il fatto che oggi i 'poveri assoluti' siano cresciuti fino a diventare più di 5 milioni e mezzo: uno su 10, tantissimi. Dovremmo interrogarci con severità: come è possibile?", ha aggiunto.

     

    5. CATTOLICI: ZUPPI, ‘SOCIETÀ SEMPRE PIÙ POLARIZZATE, DEMOCRAZIA NON C’È SENZA UN ‘NOI’’

    matteo maria zuppi alla manifestazione di cgil e uil a bologna 3 matteo maria zuppi alla manifestazione di cgil e uil a bologna 3

    (Adnkronos) - “Oggi la democrazia soffre perché le società sono sempre più polarizzate, attraversate cioè da tensioni sempre più aspre tra gruppi antagonisti, dominate dalla contrapposizione amico-nemico, dalla pervasiva convinzione che l’individuo è tale quando è al centro, mentre è solo nella relazione che la persona comprende il suo valore”. E’ l’allarme che lancia il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, aprendo la 50esima Settimana sociale dei cattolici a Trieste.

     

    “Non c’è democrazia senza un “noi”. Non c’è persona senza l’altro. La democrazia - sottolinea Zuppi - non solo afferma la libertà, ma promuove anche l’uguaglianza, non proclama astrattamente i diritti, ma difende concretamente la dignità umana soprattutto dove è più pesantemente violata. Ecco perché la democrazia non vuol dire solo istituzioni, leggi e procedure, diritti e doveri, ma anche inclusione dell’altro, del fragile, dell’emarginato. Vuol dire contrasto alla cultura dello scarto, alle dipendenze con le loro drammatiche conseguenze in tante violenze, alle condizioni indegne nelle carceri, ai tanti feriti della malattia psichiatrica”.

     

    MELONI - FAZZOLARI - GIORGETTI - FITTO - MATTARELLA MELONI - FAZZOLARI - GIORGETTI - FITTO - MATTARELLA

    6. CATTOLICI: ZUPPI, ‘MATTARELLA CUSTODE E GARANTE DEMOCRAZIA E VALORI REPUBBLICA, GRAZIE'

    (Adnkronos) - “Ringrazio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la sua presenza che onora questa Settimana e lo ringrazio, credo che lo ringraziamo tutti , per il suo servizio di custode e garante della democrazia e dei valori della nostra Repubblica e dell’Europa”.

     

    Il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, accoglie con queste parole il Capo dello Stato con il quale apre la 50esima Settimana sociale dei cattolici In Italia, a Trieste. Zuppi saluta il Presidente della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, “al quale va il nostro grazie per l’accoglienza e la disponibilità.

     

    Saluto la città di Trieste, con le Autorità civili e religiose – il Prefetto Pietro Signoriello, il Sindaco Roberto Dipiazza e il Vescovo Enrico Trevisi – i rappresentanti delle Chiese e delle Comunità religiose. Rivolgo un caro benvenuto a tutti i partecipanti alla 50ª Settimana Sociale dei cattolici in Italia”.

     

    matteo maria zuppi alla manifestazione di cgil e uil a bologna matteo maria zuppi alla manifestazione di cgil e uil a bologna

    “Siamo molto contenti di questo prestigioso traguardo. Dal 1907 a oggi - osserva Zuppi - il cattolicesimo italiano non è rimasto a guardare, non si è chiuso in sacrestia, non si è fatto ridurre a un intimismo individualista o al culto del benessere individuale, ma ha sentito come propri i temi sociali, si è lasciato ferire da questi per progredire verso un ordine sociale e politico la cui anima sia la carità sociale. Ha pensato e operato non per sé ma per il bene comune del popolo italiano. E il bene comune non è quello che vale di meno, ma è quello più prezioso proprio perché l’unico di cui tutti hanno bisogno e che dona valore a quello personale. Questa è la bellezza della Chiesa cattolica, con i suoi limiti e miserie umane”.

     

    7. ZUPPI,SIAMO CONTENTI QUANDO I CATTOLICI SI IMPEGNANO IN POLITICA

    Soni - la moglie di Satnam Singh Soni - la moglie di Satnam Singh

    (ANSA) - "Ben vengano nuove forme di democrazia incentrate sulla partecipazione: questa Settimana Sociale è dedicata in larga parte proprio alle buone pratiche partecipative di democrazia. Siamo contenti quando i cattolici si impegnano in politica a tutti i livelli e nelle istituzioni, dovunque".

     

    Così il cardinale Matteo Zuppi durante la cerimonia di apertura della Settimana sociale dei cattolici italiani, a Trieste. "Siamo portatori di voglia di comunità in una stagione in cui l'individualismo sembra sgretolare ogni costruzione di futuro e la guerra appare come la soluzione più veloce ai problemi di convivenza", ha detto il presidente della Cei nel suo saluto. "I cattolici in Italia desiderano essere protagonisti nel costruire una democrazia inclusiva, dove nessuno sia scartato o venga lasciato indietro - ha aggiunto -. Anche, per questo, dobbiamo essere più gioiosamente e semplicemente cristiani, disarmati perché l'unica forza è quella dell'amore".

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