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    LA VERITÀ DIETRO AI QUARTIERI A LUCI ROSSE - LE RAGAZZE IN VETRINA GUADAGNANO FINO A 400 EURO AL GIORNO MA LA REALTA' E' DI MERDA - MOLTE SONO STATE TRASPORTATE DA PAPPONI DALL’EUROPA DELL’EST CON LA MINACCIA DI ESSERE PICCHIATE, PUGNALATE O STUPRATE - ALTRO CHE ‘PROSTITUTA FELICE’: “VENIAMO VENDUTE PROPRIO COME LA MERCE NEI NEGOZI” 


     
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    Sono le 11 di sera e ad Amsterdam scende la neve.

     

    Due uomini incappucciati si avvicinano a una delle vetrine nel distretto del sesso più famoso al mondo.

     

    distretto a luci rosse distretto a luci rosse

    Illuminate da alcuni faretti rossi ci sono tre donne rivestite solo da completini intimi in raso. Una di loro gioca distrattamente al telefono, senza preoccuparsi di chi si affaccia per osservarla in modo lascivo.

     

    Un’altra si sta mettendo il rossetto, mentre la terza ondeggia dolcemente la testa da una parte all’altra, guardando fuori con un mezzo sorriso impresso in volto.

     

    Gli uomini sono probabilmente inglesi. Arrivano in mandria per le vacanze o per gli addii al celibato, spulciando le finestre dei bordelli in città.

     

    Alcuni reagiscono gonoglando ai cenni delle donne, incoraggiati indubbiamente dal fatto di trovarsi a De Wallen, dove la prostituzione non solo è tollerata ma è perfettamente legale, dove le donne in vetrina accettano perfino le carte di credito.

     

    prostituzione prostituzione

    Le prostitute riescono a guadagnare intorno ai 400€ al giorno in una giornata piena, e ciò forse ha reso possibile la crescita del mito sulla ‘prostituta felice.’

     

    Ma la realtà è molto più triste, sinistra e pericolosa.

     

    I registri dei processi per traffico di esseri umani nelle corti olandesi infatti, hanno fatto venire alla luce una verità terribile – che molte delle donne sorridenti dietro alle vetrine sono state trasportate da papponi senza scrupoli dall’Europa dell’est con la minaccia di essere picchiate, pugnalate o stuprate.

     

    Una giovane donna che è stata forzata a venire ad Amsterdam ha confessato: “Veniamo vendute proprio come la merce nei negozi.”

     

    distretto a luci rosse 2 distretto a luci rosse 2

    Spronati dagli orribili racconti di donne coercizzate a sottoporsi a operazioni chirurgiche e ad aborti forzati, un numero crescente di politici e attivisti in Olanda hanno iniziato a protestare contro il traffico sessuale.

     

    Un parlamentare ha detto che i bordelli – visti da molti come semplici luoghi dove divertirsi sporco – non sono altro che stupri legalizzati

     

    Adesso una nuova legge, che potrebbe entrare in vigore dal prossimo anno, renderà un’offesa punibile, con fino a quattro anni di carcere, fare sesso con una prostituta di cui un cliente sappia, o sospetti, che sia stata trafficata.

     

    movimento contro la prostituzione movimento contro la prostituzione

    Ma alla luce dell'ultima campagna internazionale contro gli abusi sessuali e lo sfruttamewnto delle donne, potrebbe essere finalmente arrivato il momento diella resa dej conti anche per il quartiere a luci rosse di Amsterdam?

     

    Angelica, una donna rumena, che ha passato cinque anni in cattività dietro le finestre a luci rosse, ha raccontato al giornale inglese la sua trasformazione da brillante studente ambiziosa a non avere più soldi ad appena 22 anni.

     

    Quando aveva 17 anni è stata portata da Londra da un uomo che credeva fosse il suo fidanzato, pensando che le sarebbe stato offerto un lavoro come parrucchiera.

     

    distretto a luci rosse 3 distretto a luci rosse 3

    A sua insaputa, tuttavia ad attenderla all’aeroporto c’era un cliente che non aveva pagato per un taglio di capelli, voleva lei.

     

    Le fu tolto il passaporto e fu ad ogni effetto fatta prigioniera. Poco tempo dopo fu ‘rivenduta’ e messa dietro a una vetrina di un bordello di Amsterdam.

     

    “L’uomo che mi ha portato in Inghilterra mi ha usata come un pezzo di carne. Appena ho visto le altre donne dietro alle vetrine sono scoppiata in lacrime perché avevano un aspetto orribile e sapevo che era quelle che sarebbe successo presto anche a me.

     

    Le venne detto che doveva 30.000€ ai trafficanti mentendo sul fatto che la sua famiglia era stata pagata per non denunciare la sua scomparsa.

     

    I suoi 400€ di guadagno giornaliero andavano dritti nelle tasche del pappone che le lasciava poco più di 10€ per mangiare, stuprandola e picchiandola anche in diverse occasioni.

     

    distretto a luci rosse 4 distretto a luci rosse 4

    I clienti pagavano 45€ per fare sesso normale, 100€ senza protezioni. Ad Angelica venne fatto un taglio sul volto per essersi rifiutata di farlo senza preservativo, e le fecero capire che le sarebbe capitato di molto peggio se l’episodio si fosse ripetuto.

     

    A poco a poco, il messaggio che il suo corpo ormai apparteneva a qualcun altro iniziò a farsi strada.

     

    “I papponi mi dicevano che era legale, che potevano fare quello che volevano con me perché avevano la polizia dalla loro parte. Fino ad oggi non sapevo neanche di essere stata trafficata, non conoscevo nemmeno la parola." 

     

    E dei suoi clienti dice: “Gli inglesi sono i peggiori. Mi trattano come spazzatura. Una volta uno mi ha perfino urinato addosso ridendo mentre lo faceva. Sono sempre ubriachi e mi fanno male.”

     

    Il suo telefono le venne confiscato e dato in cambio un vecchio modello Nokia con qualche euro di credito in modo da poter essere controllata.

     

    QUARTIERE A LUCI ROSSE DI GINEVRA QUARTIERE A LUCI ROSSE DI GINEVRA

    Con turni di 12 ore, dormendo a volte dentro lo stesso bordello per ricevere gli avventori della prima ora, riuscì finalmente a parlare con dei volontari di una delle agenzie di supporto che pattugliano la zona rossa confessando che era stata trafficata e che voleva scappare.

     

    Storie come quelle di Angelica hanno scosso profndamente l'opinione pubblica olandese che oggi conta migliaia di persone pronte a manifestare all'Aja per chiedere che i bordelli vengano di nuovo resi illegali. 

     

    Renate Van Der Zee, un'attivista contro il traffico di essermi umani che lotta da anni per la causa dice di aver realizzato che la legalizzazione non ha cambiato nulla nel mondo della prostituzione. "Tutto il sistema olandese è basato puramente sul 'wishful thinking' e le donne non sono al sicuro sotto l'ombrello della legalità." 

     

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    "Oggi esiste un movimento mondiale per porre fine allo sfruttamento delle donne, lo abbiamo visto con le campagne 'Time's Up' e '#MeToo' ed è ora che si faccia qualcosa anche per queste donne." 

     

    "La verità è che si tratta solo di una forma di stupro legalizzata, e l'età sempre più giovane delle prostitute, dai 18 ai 21 anni, potrebbe incentivare molti uomini a pagare ancora di più per le prestazioni sessuali. Chi si prostituisce legalmente non è al sicuro."

     

     

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