MUGHINI CON LA MAGLIA DELLA JUVENTUS
Giampiero Mughini per Dagospia
Caro Dago, a dimostrazione di quanto sia infinita la bellezza e la varietà teatrale del calcio ecco che questo Chievo-Juve con cui debutta il torneo 2018-2019, la partita che doveva essere quella di Cristiano Ronaldo è divenuta la partita del portiere del Chievo e figlio d’arte, Stefano Sorrentino nonché di Roberto Giaccherini, da me amatissimo quando era stato un giocatore onnivalente della prima Juve by Conte.
A un quarto d’ora della fine era Giaccherini che stava vincendo il match, non il divino Ronaldo. Aveva offerto a meraviglia una palla che il centravanti del Chievo di testa aveva messo all’incrocio della porta juventina, ha fatto un dribbling di tecnica e velocità che ha costretto Cancelo al fallo di rigore, ha tirato benissimo il rigore.
chievo juve cristiano ronaldo 6
Giaccherini era un giocatore amatissimo da Conte, che se ne dolse quando la Juve lo diede via a una squadra inglese. Il mister diceva che si fosse chiamato Giaccheriños, allora sì che tutti lo avrebbero reputato per quel che valeva. Non a caso s’è fatto onore anche quando ha giocato in nazionale.
Tutto questo fino a quindici minuti dalla fine. Poi è successo che la Juve ha messo in campo la cosa più strepitosa che ha (a parte CR7), ossia una panchina con dodici uomini che valgono i titolari. Uomini tutti degni di una nazionale europea. Ha messo in campo via via Mandzukic, Bernardeschi e Emre Caen.
chievo juve 2-3
Per forza che i due gol con cui prima pattare e poi vincere li trovasse. E meno male che sia stato annullato il gol nella cui azione Sorrentino ha preso una tremenda botta alla testa. Ci mancava altro che vincessimo con un gol inevitabilmente listato a lutto dal fatto che Sorrentino, un meraviglioso portiere, si fosse fatto male.
Prima ancora che la vittoria della Juve, mi sta a cuore che lui stia bene e continui al più presto a difendere la porta del Chievo. Accidenti, se il calcio non è il più gran teatro al mondo.
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