Giampiero Mughini per Dagospia
giampiero mughini a stasera italia 3
Caro Dago, se non fosse ripugnante sarebbe vomitevole questa “chiacchiera” diffusa sull’eventuale cachet del professore Alessandro Orsini ove fosse stata confermata la decisione della direzione di “Cartabianca” a ospitarlo per sei puntate al prezzo di 2000 euro ciascuna.
Ma così vengono 40 euro al minuto, s’è scandalizzato un qualche semianalfabeta non ricordo su quale giornale. E giù articoli se sì o no vanno pagati quelli che vanno ad “esprimere opinioni” nei talk-show.
ALESSANDRO ORSINI
Ne sta parlando uno che mai nella sua vita è andato in tv gratis un solo minuto. O forse sì, tre o quattro volte sono andato gratis all’ “Aria che tira” condotta dalla mia amica Myrta Merlino sulla 7.
Beninteso, l’ho fatto ma non lo rifarò mai più. Né vado mai per un cachet che non mi sembri adeguato a quel che so e so fare.
orsini cartabianca
Vedo adesso che alla Rai stanno ponzando se eliminare i cachet a chi va nei “talkshow”. E come se i bilanci della Rai-“servizio pubblico” fossero inficiati dai 500 o 800 o 1000 euro che pagavano ogni volta a quel tipo di ospiti (quorum ego) che si accomodavano su un loro set televisivo, e non dalle centinaia di stipendi pagati a ex direttori, ex vicedirettori, ex caporedattori che attualmente vanno in Rai solo per raccattare la mazzetta dei giornali.
urbano cairo 5
So invece come vanno le cose nel canale tv di proprietà di Urbano Cairo, dove abitualmente non viene pagato nessuno. E tuttavia allibisco a leggere – a meno che non sia una fake news – che uno studioso in gambissima come ha l’aria di essere il Dario Fabbri, se ne sta ogni giorno gratis di fronte a un Enrico Mentana che gli lascia la parola di tanto in tanto.
DARIO FABBRI LA7
Un idraulico o un elettricista venisse a casa vostra per tutto il tempo che Fabbri passa a casa Mentana, ne trarrebbe non meno di 200-300 euro a botta. Non meno. E’ singolare l’idea che i semianalfabeti si fanno del lavoro intellettuale, e a parte il fatto che non sembrano conoscere il dato elementare di ogni prestazione professionale pagata in fattura. Che il fisco trattiene il 50 per cento dell’importo, e dunque gli eventuali 2000 euro pagati al valentissimo professor Orsini corrispondono a 1000 euro da spendere in vini e mignotte.
alessandro orsini
Solo che il lavoro intellettuale non si alimenta solo di vini e mignotte. Ci sono i libri da comprare, tanti. Ci sono i libri più rari che ti devi procurare, e quelli costano eccome. Ci sono i giornali da andare a prendere in edicola ogni mattina. Ci sono gli abbonamenti a riviste di carta, a Netflix, ad Amazon prime, alla magnifica Anteprima che Giorgio Dell’Arti manda ogni mattina sui nostri computer. Potrei continuare a lungo.
Nella media io spendo per quel tipo di strumenti non meno di 1500 euro al mese, e anche se non è questo il punto. Il punto è che se vuoi dire qualcosa di assennato o comunque di stimolante – come lo sono di certo le opinioni del professor Orsini – devi stare ore e ore con un libro in mano e meglio se hai una matita con cui sottolineare le parti rilevanti.
giampiero mughini 1
Un’ultima cosa. I cachet dati a pagare una prestazione intellettuale sono largamente inferiori a quelli pagati a un comico, a un cantante, a una influencer di cui è noto quanto corte siano le gonne che indossa abitualmente.
Per carità, provate a parlare di cose di cui sapete. Non a dire quattro sciocchezze pur di fare rumore con la bocca. Parlate di cose di cui sapete. Come fa il professor Orsini.
E soprattutto non date a intendere che per voi il denaro è roba che non conta così tanto. Vi si legge in volto che per denaro dareste vostra sorella ai beduini. Amen.
DARIO FABBRI LA7
giampiero mughini a stasera italia 2