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    LA VIO DELL’ORO - MAGICA BEBE: TRIONFA NEL FIORETTO AI MONDIALI PARALIMPICI DI SCHERMA: “IL PEGGIOR INCUBO È STATO FARE I CONTI CON CHI MI DICEVA TANTO VINCI FACILE” – LA DEDICA DI JOVANOTTI CHE LE HA INVIATO IL SUO ULTIMO SINGOLO, “OH VITA” ISPIRATO A LEI - VIDEO


     
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    Emiliano Bernardini per il Messaggero

     

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    Un gesto di esultanza con il braccio. Dietro il suo allenatore, Simone Vanni, urla di gioia. Lei però prima di sfogare la sua felicità si gira verso l'arbitro per capire se la stoccata è andata a segno. Al cenno affermativo Bebe Vio si lascia andare. Si toglie la maschera è sotto appare il suo sorriso, che illumina la sala dell'Hilton Rome Airport di Fiumicino, sede dei mondiali di scherma paralimpica.

     

    Abbraccia la sua avversaria, la russa Viktoria Boykova, poi eccolo l'urlo liberatorio. Bellissimo. Una scarica di entusiasmo che contagia tutti i presenti. È quasi impossibile non sentire un brivido che corre lungo la schiena. Bebe è un ciclone che trascina tutto e tutti. Eccola di nuovo sul tetto del Mondo, per la seconda volta dopo il successo del 2015 ad Eger in Ungheria. 

     

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    IL CAMMINOMedaglia d'oro nel fioretto femminile categoria B. L'azzurra, dopo aver vinto tutti i match del proprio girone, ha superato ai quarti di finale la georgiana Irma Khetsuriani con il punteggio di 15-5. Straordinaria in semifinale, dove Bebe ha schiantato la russa Irina Mishurova con il punteggio di 15-1. Poi l'ultimo atto contro la russa Boykova. Già, proprio l'avversaria che l'aveva battuta a Varsavia in Coppa del Mondo. Un 15-13 finale che aveva interrotto una striscia di 11 vittorie di fila. Una storia cominciata nel 2014 a Lonato e passata attraverso Coppa del Mondo, Mondiali ed Europei di Casale Monferrato.

     

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    Stavolta Bebe si prende la sua rivincita. E che rivincita. Una leggera complicazione all'inizio, poi la Vio diventa imprendibile e infila una stoccata dietro l'altra. Ogni volta che il tabellone con la luce verde si accende alle sue spalle, ecco partire il suo consueto urlo. Finisce 15-3. Una finale senza storia. A tifare per lei c'è anche Alessio Sarri, che ha conquistato la medaglia d'argento nella spada maschile categoria B, alla sua prima nell'arma non convenzionale.

     

    OH, VITA

    È esausta alla fine dell'incontro. Le gira la testa e così sgranocchia qualcosa mentre ai microfoni racconta tutta la felicità del momento: «Ho vissuto un'ansia incredibile in questi giorni. La medaglia più grande è stata proprio superare e gestire la tensione. Non volevo abdicare dopo Rio e quindi ce l'ho messa tutta. Dall'estate mi sono chiusa in palestra tutti i giorni ad allenarmi, rinunciando a tutto: ora provo una gioia immensa. Il peggior incubo in questi giorni - aggiunge la campionessa azzurra - è stato fare i conti con chi mi diceva tanto vinci facile. La dedica? Alla mia squadra». La sua vittoria fa felice Lorenzo Jovanotti, perché c'è un po' anche di lui in questo successo.

     

    Martedì le aveva inviato il suo ultimo singolo, titolato Oh, vita e ispirato a lei: «Ti aiuterà, ascoltalo ma da sola, non puoi ancora farlo sentire a nessuno!». Di sicuro ha portato fortuna. Immediati i complimenti del presidente federale Luca Pancalli: «Con la vittoria della medaglia d'oro Bebe Vio conferma di essere un talento straordinario e punta di diamante di un movimento in grande condizione.

    bebe vio la vita e una figata bebe vio la vita e una figata

     

    A un anno di distanza da Rio 2016 festeggiamo un'altra splendida vittoria figlia della tenacia e della forza di determinazione di una ragazza che non si ferma mai. Continua ad essere un esempio positivo nello sport e nella vita». Il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, ha poi proseguito: «È stata un'altra fantastica giornata per la scherma paralimpica italiana e per l'intero movimento grazie anche al magnifico argento nella spada, di Alessio Sarri».

     

     

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