Fabrizio Geremicca per https://napoli.corriere.it - Estratti
Corre per stare bene, per conoscere meglio Napoli e, soprattutto, per ricacciare indietro i demoni della sigaretta. Antonio Bassolino, 78 anni a marzo, già sindaco di Napoli e presidente della Regione Campania, racconta la sua seconda vita di runner.
Come è cominciata?
ANTONIO BASSOLINO
«Ho fumato la mia ultima sigaretta il 21 luglio 2003 alle 21.25 davanti ad una finestra aperta del Policlinico di Gottinga. Il chirurgo mi aveva avvisato che avrei dovuto astenermi dal fumo almeno entro le 12 ore prima di un delicato intervento alle corde vocali. Il mattino seguente mi disse, prima dell’anestesia, che si sarebbe regolato a seconda di quel che avrebbe trovato. C’era il rischio di un intervento demolitivo, se avesse riscontrato un tumore maligno, che avrebbe compromesso seriamente o del tutto la mia possibilità di parlare».
Prima di allora è difficile trovare una sua foto senza sigaretta. Quante ne fumava?
«Alcune foto mi ritraggono perfino con due sigarette, una per mano. Fumavo anche a letto e, per evitare il rischio di incendi, tenevo la sigaretta tra il medio e l’anulare, così che se mi fossi addormentato non sarebbe finita sul materasso. La media era di 5 pacchetti al giorno ma si moltiplicavano durante le nottate dell’impegno politico ed istituzionale».
(...) All’inizio correvo saltuariamente perché gli impegni erano molti e il tempo poco. Dopo il 2010, quando non ho più ricoperto ruoli istituzionali, in media 4 volte alla settimana. Da solo, con amici, con mio nipote. Un’ora, due ore e più di due ore. Ho fatto varie mezze maratone e la lunga maratona di 42 km a Firenze nel 2014».
ANTONIO BASSOLINO
Cosa ricorda di quella esperienza?
«Tagliai il traguardo in 5 ore senza fermarmi mai. Tanti negli ultimi due o tre km si accasciavano a terra. Mio nipote ed io ci eravamo preparati per 4 mesi. Un allenamento durissimo che mi aveva ricordato altri due momenti molto impegnativi della mia vita, l’esame di maturità classica al liceo Garibaldi, che preparai quando ero già segretario di una sezione importante del Pci, e la campagna elettorale che mi contrappose ad Alessandra Mussolini nel 1993».
La corsa ha modificato la sua vita?
«Mi ha aiutato a tenere il fisico sotto controllo, mi ha in qualche modo ringiovanito e mi ha permesso di scoprire posti incredibili».
ANTONIO BASSOLINO
Ha mai subito infortuni?
«Il più serio al polso durante una corsa per beneficenza. Misi il piede in una buca, caddi e mi fratturai un polso. Sono stato operato e porto ancora la placca che mi inserì il chirurgo».
Prossimi obiettivi di Bassolino corridore?
«Voglio continuare finché potrò. Gli anni avanzano e ad un certo punto mi si porrà il dilemma se passare dalla corsa alla camminata veloce. Prima o poi accadrà, ma per ora non ci penso e, comunque, anche quando sarà il momento continuerò ad esplorare la città sulle mie gambe».
bassolino ANTONIO BASSOLINO