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    LA VOCE DEL PADRON-CINO - STEFANO FELTRI DAGLI USA INFILZA I GRILLINI CASALEGGESI FILO-PECHINO: ''TROPPO IMPEGNATI A DENUNCIARE COMPLOTTI TEDESCHI O SOSTITUZIONI ETNICHE ORGANIZZATE DA SOROS, I NOSTRI POLITICI SEMBRANO NON ESSERSI ACCORTI CHE LA CINA STA DIVENTANDO UNA MINACCIA PER L'OCCIDENTE PIÙ SERIA DELLA RUSSIA'' - MANCA UNA SOLA DOMANDA: CHE RAPPOTO HA CASALEGGIO ASSOCIATI CON LA CINA?


     
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    Stefano Feltri per il “Fatto quotidiano

     

    luigi di maio xi jinping luigi di maio xi jinping

    Nella costante ricerca di nemici esterni a cui attribuire le nostre sventure, in Italia si nota una sorprendente assenza: la Cina. Troppo impegnati a denunciare complotti tedeschi o sostituzioni etniche organizzate da Soros, i nostri politici sembrano non essersi accorti che Pechino e il Partito comunista cinese stanno diventando una minaccia per l' Occidente più seria della Russia ai tempi della Guerra fredda. Mentre i Cinque Stelle esultano per l' esportazione di arance in Cina, negli Stati Uniti si diffonde la consapevolezza della rapida corrosione della democrazia a opera dei cinesi.

     

    stefano feltri (4) stefano feltri (4)

    I limiti alla libertà di espressione sono sempre piu evidenti: temi come Hong Kong o il credito sociale (il controllo digitale della società da parte delle autorità) sono tabù ovunque, per non parlare di Tibet e dei campi di concentramento in Xinjiang. Ma l' allarme sta salendo di livello. 

     

    Nei giorni scorsi un rapporto del Senato ha presentato gli effetti del "Piano mille talenti" lanciato dalla Cina nel 2008, per trasformare il Paese da potenza manifatturiera a economia digitale: in dieci anni Pechino ha reclutato non mille, ma 7 mila scienziati e ricercatori da tutto il mondo, in particolare dall' America. Molti di questi hanno volutamente nascosto i loro legami con le autorità cinesi e i loro impegni a trasferire conoscenza e tecnologia a Pechino, mentre continuavano a lavorare per programmi finanziati dal governo americano. 

     

    conte xi jinping conte xi jinping

    Le istituzioni americane che erogano 150 miliardi annui per la ricerca non hanno procedure in grado di prevenire le interferenze straniere. In pratica gli Stati Uniti stanno sostenendo il progetto egemonico di Pechino. In America questa consapevolezza comincia a suscitare un certo allarme. Possibile che in Italia, un Paese dove i cinesi sono al centro della scena tecnologica, industriale e perfino sportiva, siamo così indifferenti?

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