Fulvio Bufi per il “Corriere della sera”
Una grande paura e una grande fortuna. Il destino le ha riservate entrambe, e contemporaneamente, all' autista cinquantasettenne della Casoria Ambiente uscito all' alba di ieri con due colleghi per l' abituale servizio di raccolta dei rifiuti nelle strade del grosso centro alle porte di Napoli.
VORAGINE A CASORIA
Saranno state circa le sei quando gli abitanti di largo San Mauro, e non soltanto loro, sono stati svegliati da un forte boato che a molti ha fatto temere si trattasse di una scossa di terremoto. Invece in strada si era aperta una voragine enorme, otto metri di larghezza e dodici di profondità.
Così grande da inghiottire l' autocompattatore che in quel momento era fermo, mentre due operatori erano scesi per svuotare i cassonetti e sul mezzo era rimasto soltanto l' autista. Secondo quanto ha riferito ai carabinieri che lo hanno interrogato qualche ora dopo, non ha avuto il tempo di capire che cosa stesse accadendo: dal suo posto di guida all' improvviso anziché la strada ha visto il cielo, mentre il camion andava giù velocemente.
Se l' uomo è ancora vivo lo deve proprio alla dinamica della caduta.
VORAGINE A CASORIA
La strada si è aperta sotto le ruote posteriori dell' autocompattatore, che quindi è precipitato in verticale toccando il fondo con la parte di dietro. Fosse stato il contrario, fosse stata, cioè, la cabina ad impattare, l' autista con tutta probabilità sarebbe rimasto schiacciato, come accadde otto anni fa a un suo collega a Casalnuovo, un altro paese della provincia, che pure precipitò in una voragine apertasi all' improvviso e morì.
VORAGINE A CASORIA
L' autista della Casoria Ambiente invece se l' è cavata con qualche contusione che in ospedale, da dove è stato dimesso già ieri in tarda mattinata, hanno medicato indicando una prognosi di sette giorni. Il trauma subito, però, non c' entra niente con le ferite. La brutta esperienza gli renderà certamente difficile, quando tornerà in servizio, rimettersi al volante e starsene fermo ad aspettare i colleghi alle prese con cassonetti e bidoni.
Eppure ieri mattina l' istinto di conservazione è stato più forte dello choc. L'uomo, infatti, aiutato dai due colleghi e da un abitante della zona, è riuscito a venir fuori dalla voragine aggrappato a un cavo d' antenna che gli è stato lanciato dai soccorritori. Ma prima ha dovuto districarsi per uscire dalla cabina e imbragarsi alla meglio per non precipitare di nuovo durante il tentativo di risalita.
Al resto hanno dovuto pensare poi i Vigili del Fuoco, che si sono occupati di recuperare l'automezzo e soprattutto di individuare le cause dello sprofondamento. In breve è stato stabilito che nella zona di largo San Mauro c'era stata una grossa fuga di gas, che ha richiesto alcune ore di lavoro da parte dei tecnici comunali e degli stessi Vigili del Fuoco per essere bloccata.
VORAGINE A CASORIA
La voragine ha provocato anche lo sgombero degli edifici circostanti, ma solo in via precauzionale. Poi tutti gli abitanti, tranne una ventina, sono potuti rientrare nelle loro case. Secondo il sindaco Raffaele Bene «è stata la voragine a determinare la rottura della condotta e non una fuoriuscita del gas a scatenare il crollo». Ma sulla vicenda è stata avviata una inchiesta della magistratura e sarà una consulenza tecnica a stabilire il nesso di causa e effetto tra i due eventi.