LA STORIA DI ALESSANDRA CELIDONI, UNA DEI DIPENDENTI DELLA YAZAKI DI GRUGLIASCO LICENZIATI CON UNA TELEFONATA VIA “TEAMS” - https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-mi-hanno-gettato-via-come-fazzoletto-usato-diciotto-anni-vita-292529.htm
Leonardo Di Paco per “la Stampa”
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La Yazaki, azienda dell'indotto automotive torinese, quella che ha licenziato tre dipendenti con una telefonata su Teams, nonostante la pioggia di critiche minimizza l'approccio brutale utilizzato per dare il ben servito ai suoi lavoratori.
«Sfortunatamente la pandemia ha cambiato negativamente il nostro modo di lavorare e i nostri processi. Ciò che una volta veniva discusso di persona, ora spesso deve essere svolto tramite "Teams". Per questo motivo, in assenza di un contatto diretto, la comunicazione con i tre dipendenti è avvenuta tramite questo mezzo».
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Questo è l'inizio del testo contenuto nella mail ha inviato ai suoi ex dipendenti, un centinaio nel polo piemontese di Grugliasco, per giustificare una prassi brutale diventata ormai consuetudine.
La mail prosegue: «Per noi è importante sottolineare che Yazaki Europe opera sempre nel rispetto della legge e in base al proprio codice etico. Così è stato anche in questo caso, nonostante alcune voci contrarie. Apprezziamo profondamente la dedizione e l'impegno dei nostri dipendenti e vi ringraziamo per la collaborazione e la fiducia».
alessandra celidoni
Nonostante le promesse dell'azienda, che a settembre in più riprese ha sempre rassicurato riguardo la tenuta della divisione nel nostro Paese, gli ultimi sviluppi sui licenziamenti hanno gettato un'ombra sul futuro in Piemonte.
Timori che nella serata di ieri l'azienda, ha tentato di placare: «La sede italiana di Yazaki, presente in Italia da più di 25 anni, è stata ed è un'entità strategica all'interno del gruppo Yazaki. Non si deve dimenticare che in Italia Yazaki impiega oltre 100 persone, il cui lavoro è molto apprezzato e valorizzato anche a livello di gruppo e l'azienda ha fatto e farà ogni sforzo per preservare l'occupazione».
Sulla la modalità di licenziamento la multinazionale si difende: «In realtà, seguendo le procedure previste dalla legge in Italia, la società ha effettuato la comunicazione obbligatoria e preventiva all'Ispettorato Territoriale del Lavoro, per iscritto, e copie di queste comunicazioni scritte sono state inviate per raccomandata anche ai dipendenti interessati».
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