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    L'IMPENNATA DELL'IVA - LA ZANICCHI PASSA NEL TRITACARNE LA GRUBER DA CHIAMBRETTI: “NE HA DI LINGUE IN BOCCA... IN EUROPA NON È RIUSCITA A FARE UN GRANCHÉ. QUANDO ERO AL PARLAMENTO EUROPEO NON L’HO MAI VISTA. FORSE MI È PASSATA SOTTO LE GAMBE. MA LE DONNE PICCOLINE E UN PO' RIFATTE A ME SONO SIMPATICHE, QUINDI… - LA VEDO CHE NAUFRAGA IN UN'ISOLA DESERTA CON SALVINI. PERCHÉ TRA ‘OTTO E MEZZO’ E ‘NOVE SETTIMANE E MEZZO’ IL PASSO È BREVE" - VIDEO


     
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    Lorenzo Mottola per “Libero quotidiano”

     

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    «Il fatto è che le donne piccoline e un po' rifatte a me sono simpatiche, quindi le posso dare un bel 4 in pagella». Lo Zanicchi show termina così.

     

    L' aquila di Ligonchio mercoledì sera nel salotto di Piero Chiambretti (la Repubblica delle Donne, Rete4) ha scelto di passare nel tritacarne Lilli Gruber. Poco più di quattro minuti di monologo nei quali ha giocato su tutti i cliché più cari alla conduttrice, femminista ostentatamente di sinistra. Un discorsetto velenoso e divertentissimo, se l' avesse scritto un redattore di Libero sarebbe già stato flagellato sui social network, garrotato, infilzato come un pollo e poi scuoiato per essere usato come bandierina da appendere alle finestre dell' Ordine dei Giornalisti di Roma. Per fortuna, però, ci sono donne di grande spirito come Iva, quindi possiamo limitarci a raccontare.

     

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    IL SOGNO DEI TELESPETTATORI «Quando la Gruber è arrivata al TG1 ha conquistato tutti, perché fino ad allora i mezzibusti si vestivano a lutto con le facce tristissime», ha ricordato. «Invece lei è arrivata, bella, si è stesa leggermente sulla scrivania e sempre di tre quarti, con le ciglia finte (forse) e ha sconvolto con leggerezza. È diventata il sogno erotico degli italiani». Cosa vorrà dire? Che la giornalista Rai faceva leva sul suo aspetto fisico? Molto sessista, offensivo, gravissimo. Non ci permettiamo di commentare per non rischiare censure.

     

    La Zanicchi tuttavia ha insistito molto sul tema del rapporto tra maschi e femmine, che la presentatrice di La7 affronta in continuazione, rigirandolo a seconda delle proprie convenienze. «Di Salvini ha detto che è un rozzo, di Feltri ha detto che è un vecchio in andropausa. Allora io ho detto "bene, vuol dire che se è contro gli uomini, quando arrivano le donne lei le innalza".

     

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    Alla prima donna che è andata e che lei ha intervistato cosa ha detto? "Lei, signora Meloni, è fascista?". Eh no dai... Questa si è incavolata e allora le ha spento il microfono». Difficile contestare.

     

    VERSO L' EUROPA Dalle quote rosa, si passa ai trascorsi politici. E qui la Zanicchi continua a sfottere, visto che entrambe le signore sono state elette eurodeputate nella stessa legislatura (anno 2004) ovviamente in opposte fazioni: «Ha preso quasi un milione di voti, tutta la sinistra l' ha votata. È andata in Europa ma non è riuscita a fare un granché ma non perché non sia capace è proprio che non l' ho mai vista a Bruxelles, forse mi è passata sotto le gambe».

     

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    Un fantasma a Bruxelles, molto meglio tornare al giornalismo. Il curriculum della Gruber non si può davvero discutere, da inviata ha lavorato in mezzo mondo. Conosce una valanga di idiomi. «Ne ha di lingue in bocca quella lì», sentenzia Iva. E infine un ultimo regalo a Lilli con dedica: «Cara, visto che è Natale, io ti vedo che naufraghi in un' isola deserta con Salvini. Perché poi tra Otto e mezzo e Nove settimane e mezzo il passo e breve». Rapporto contro natura.

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