Bocchino: "Tu leggi il pezzo che ti conviene"
Bortone: "Il pezzo che conveniva a te l'ho letto prima" #chesara pic.twitter.com/kTx2HtIqoL
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) June 1, 2024
Estratto dell’articolo di Mimmo Muolo per www.avvenire.it
italo bocchino
Il cardinale Matteo Zuppi si esprime sul premierato, rimanda a un imminente documento del Consiglio permanente, per quanto riguarda l'autonomia differenziata e sulle elezioni europee dice: «Bisogna ricordarsi che l'Ue è nata dalla guerra per dire no alla guerra». Sono alcuni dei temi toccati dall'arcivescovo di Bologna e presidente della Cei nel corso della conferenza stampa di chiusura dell’assemblea generale dei vescovi italiani, svoltasi in questi giorni in Vaticano.
serena bortone
A proposito del premierato, attualmente all'esame del Parlamento, sottolinea: «Gli equilibri istituzionali vanno toccati sempre con molta attenzione. Qualche vescovo si è soffermato su questo, esprimendo preoccupazione A titolo personale posso dire che è necessario tenere presente lo spirito della Costituzione, scritta da forze politiche non omogenee che però avevano di mira il bene comune.
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Dunque l'auspicio è che ciò che emergerà non sia qualcosa di contingente, cioè che non sia di parte. Comunque è un discorso ancora aperto, vediamo come va la discussione», ha osservato il presidente della Cei, ricordando che due anni fa il Consiglio episcopale permanente «ha indicato la legge elettorale come uno dei primi banchi di prova».
Sull'autonomia differenziata, invece, il cardinale non si è espresso direttamente, in attesa del documento (dovrebbe giungere domani 24 maggio), ma ha detto che c'è preoccupazione. Del resto nel comunicato finale si legge: "Alcuni progetti legislativi rischiano di accrescere il gap tra territori oltre che contraddire i principi costituzionali.
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È in gioco il bene comune che può e deve essere promosso sostenendo la partecipazione e la democrazia, valori al centro della 50esima Settimana Sociale dei Cattolici, in programma a Trieste dal 3 al 7 luglio». E comunque «non è solo un problema del Sud, ma di tutto il Paese».