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Isabella Bufacchi per il “Sole 24 Ore”
La nostra è un'era di «policrisi e permacrisi». «Che vuol dire? Un'era di shock potenti, uno dopo l'altro e anche uno insieme all'altro: la pandemia, l'invasione ingiustificata dell'Ucraina da parte della Russia, la crisi energetica, solo per menzionarne alcuni, hanno colpito l'economia globale in rapida successione. E questo contesto instabile pone notevoli rischi per la stabilità finanziaria in Europa, accresciuti dall'indebolimento delle prospettive economiche».
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E' uno scenario preoccupante quello tracciato dalla presidente della Bce Christine Lagarde nel suo intervento di apertura della sesta conferenza annuale del Comitato europeo per il rischio sistemico (Esrb). A settembre, ha ricordato Lagarde «a testimonianza dei tempi eccezionali in cui viviamo», l'Esrb ha lanciato un "avvertimento generale" sui rischi per la stabilità finanziaria: il primo avviso generale di questo tipo dalla creazione del Comitato nel 2010. Lagarde ha sottolineato il ruolo crescente delle istituzioni finanziarie non bancarie, la cui fetta della torta del credito complessivo è aumentata dal 15% del 2009 al 25% circa.
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«L'Esrb ha individuato diverse vulnerabilità in queste istituzioni, in particolare i fondi monetari (money market funds) che sono strettamente interconnessi con il sistema finanziario, banche incluse», ha detto la presidente. I fondi monetari hanno già attraversato una crisi di liquidità durante la pandemia: «un'azione legislativa rapida è vitale», si è raccomandata Lagarde.
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In quanto alle banche, si sono dimostrate solide durante la pandemia e sono più forti ora per capitale e liquidità rispetto alla crisi del 2007-2019, ma questo non è motivo per essere compiacenti. «È importante - ha richiesto Lagarde - che le banche prevedano accantonamenti adeguati e intraprendano una prudente pianificazione patrimoniale. Dovrebbero essere attente al rischio di credito e rimanere in allerta su potenziali difetti nei loro modelli interni man mano che il rischio evolve». Le banche devono saper assorbire gli shocks, devono gestire bene i rischi di illiquidità e di svendite di assets sui mercati, per non amplificarli.
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Altra fonte di rischio alla stabilità finanziaria indicata da Lagarde è rappresentata dalle cripto-attività e dalla finanza decentralizzata (DEFI) che sono estremamente volatili. Nell'arco di un anno, il Bitcoin ha perso il 75% del suo valore. E poi è arrivato il «collasso caotico di FTX, una volta valutato 32 miliardi di dollari Usa».
La presidente della Bce ha alzato i toni, rispetto al passato: «l'impatto di questi episodi sulle cripto-attività è stato limitato per ora, ma il rischio sistemico può aumentare facilmente per le interconnessioni crescenti tra il sistema cripto e il sistema finanziario tradizionale».
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Per Lagarde, come per altri autorevoli relatori alla conferenza Esrb, le regole europee MiCA sul mondo cripto, che entreranno in vigore nel 2024, «sono un primo passo» ma bisogna fare molto di più. Gli esperti della materia auspicano che Bruxelles si metta già da ora al lavoro su MiCA2. L'Esrb, nella sua ultima riunione che si è tenuta il primo dicembre, ha evidenziato che «i rischi alla stabilità finanziaria sono aumentati negli ultimi mesi», soprattutto quelli collegati a «una correzione violenta dei prezzi degli asset finanziari e degli immobili residenziali e commerciali».
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Oltre all'alta inflazione, le principali minacce alla stabilità finanziaria provengono dall'inasprimento delle condizioni finanziarie, e l'impatto che questo può avere su famiglie, imprese e Stati altamente indebitati, come anche il deterioramento dell'economia. Lagarde ha ribadito che la politica monetaria della Bce riporterà l'inflazione al 2% sul medio termine. Già la prossima settimana i tassi nell'area dell'euro dovrebbero tornare a salire, i mercati prevedono lo 0,50%.