ai weiwei
Un tavolo con i creativi italiani e gli imprenditori delle eccellenze per rilanciare l'Italia. Lo propone Lapo Elkann in un tweet. «L'attrattività e la credibilità della nostra Italia - scrive - è in pericolo. Invito tutti i creativi e imprenditori delle eccellenze a unirci per studiare azioni concrete insieme e senza la politica per il rilancia nostro Paese».
ai weiwei coronavirus
«L'iniziativa - spiega Lapo Elkann - è rivolta a imprenditori, creativi e artisti e a tutti coloro che rappresentano le tante eccellenze italiane: dalla musica, al cibo, dalla moda, all'architettura, dall'auto, alla meccanica, dallo sport al turismo, dalla tecnologia al design, dal mondo della creatività a quello della scienza. Ritengo che sia un dovere sociale impegnarsi per il bene del nostro Paese e in un momento come quello attuale occorre farlo tutti insieme. Rilanciare l'Italia è una priorità. Solo lavorando insieme possiamo riportare in auge il valore del brand Italia agli occhi del mondo».
Lapo Elkann, proprio in queste ore ha anche tenuto testa ad un altro attacco satirico nei confronti del nostro paese dopo quello di qualche giorno fa messo in piedi dai francesi con un discutibile video che irrideva la qualità della pizza tricolore. Questa volta è stato il regista cinese Ai WeiWei ad offendere l’Italia con un post su Instagram in cui sentenzia: «Coronavirus is like pasta. The Chinese invented it, but the italians will spread it all over the world». Che tradotto significa: «Il Coronavirus è come la pasta. I cinesi l'hanno inventata, ma gli italiani la diffonderanno in tutto il mondo».
LAPO ELKANN NELLO SPOT PER GLI OCCHIALI ITALIA INDEPENDENT
Pronta la risposta di Lapo Elkann, che in un tweet replica: «Caro Ai Weiwei. La tua è un'offesa a chi sta soffrendo, al nostro Paese e a tutti gli italiani. Inoltre è anche un'offesa alla forte relazione che c'è tra italia e Cina. Stiamo vivendo un momento difficile e non è uno scherzo né una cosa divertente». «Uno scherzo diventa ridicolo solo quando lo prendi sul serio», ha ribattuto il regista che firma la Turandot, la cui messa in scena all'opera di Roma è stata interrotta proprio a causa del Coronavirus.