Estratto dell’articolo di Claudio Cerasa per “il Foglio”
larry fink
[…] Larry Fink è […] uno degli uomini più potenti del mondo, gestisce il fondo di investimento più famoso del pianeta, ha un patrimonio personale pari a 1,2 miliardi di dollari, governa una società che amministra circa 10 mila miliardi di dollari, investe un terzo del patrimonio del fondo in Europa e negli ultimi mesi ha dimostrato di avere un interesse speciale per il nostro paese, una passione inaspettata per Meloni e una fiducia non scontata per il futuro dell’Italia.
[…] la notizia è che, in gran segreto, e con pochi interlocutori selezionati, il numero uno di Blackrock ha organizzato a Milano, il 6 giugno, una riunione riservata con alcuni importanti manager italiani, convocati a tavola dall’ex numero uno di Unicredit Federico Ghizzoni (oggi uomo di Blackrock in Italia).
FEDERICO GHIZZONI
Un lunch ristretto, di cui alcuni importanti esponenti del governo sono venuti a conoscenza anche se non sono stati coinvolti direttamente, utile per valutare eventuali nuove operazioni nel nostro paese (Blackrock, come scritto ieri dal Corriere della Sera, vuole acquistare il 10 per cento della società Enilive per entrare nel business di car sharing e distributori).
[…] Si chiederà probabilmente Fink: ma sulla giustizia, questo governo, ha poi fatto qualcosa di concreto oppure no per aiutare gli investitori a investire di più in Italia? Risposta negativa. Ma sulla burocrazia, questo governo, ha poi fatto qualcosa di concreto oppure no per incentivare gli investitori a investire di più in Italia? Risposta negativa.
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Ma sul fisco, poi, questo governo ha fatto qualcosa di concreto oppure no per incentivare gli investitori a investire di più in Italia? Risposta negativa. Ma sulle infrastrutture, ancora, settore che Larry Fink considera strategico per valutare investimenti a lungo termine, l’Italia sta offrendo o no opportunità a chi vuole investire nel nostro paese?
E infine, sull’energia, sul nucleare, sull’innovazione, sull’intelligenza artificiale, l’Italia può offrire […] qualcosa in più di una pacca sulla spalla? Qualche giorno fa, […] Larry Fink ha lanciato un messaggio interessante: non possono esserci transizione ecologica e decarbonizzazione senza uso massiccio del nucleare e utilizzare questa forma di tecnologia è importante sia per poter essere credibili e non ideologici sulla transizione digitale sia per poter usare alla massima potenza un giorno l’intelligenza artificiale.
giancarlo giorgetti giorgia meloni
Blackrock […] è in trattative con vari governi sui modi per finanziare investimenti critici per sostenere l’intelligenza artificiale perché Fink considera l’intelligenza artificiale una grande spinta per la produttività globale. Tesi di Fink: “I data center di intelligenza artificiale richiederanno più energia di qualsiasi cosa che avremmo mai potuto immaginare, i paesi del G7 non hanno abbastanza potenza ed è probabile che i centri dati verranno costruiti dove l’alimentazione elettrica è più economica”. Si può dire che per chi vuole investire in intelligenza artificiale l’Italia, come il resto d’Europa, sia un posto accogliente, dove i capitali si inseguono e le occasioni fioccano?
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Un dato su tutti. Il più importante investimento pubblico legato all’intelligenza artificiale è quello messo in campo da Cdp Venture Capital che impiegherà un miliardo di euro di risorse del totale di 8 miliardi previsti nel piano industriale 2024-2028 per lo sviluppo dell’ia. Meno di quanto stanziato nell’ultima manovra di bilancio sul pacchetto delle pensioni. Benvenuto Larry Fink.
federico ghizzoni GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI giorgia meloni giancarlo giorgetti raffaele fitto larry fink blackrock 3