• Dagospia

    QUESTA SÌ CHE È UNA MANOVRA DEL POPOLO: LE BANCHE ITALIANE HANNO BRUCIATO 30 MILIARDI DI CAPITALIZZAZIONE IN BORSA DALLE ELEZIONI DI MARZO A OGGI. L'INCERTEZZA POLITICA E LO SPREAD IN AUMENTO HANNO SEGATO 11,7 MILIARDI A INTESA E 10,6 MILIARDI A UNICREDIT, IL CUI PORTAFOGLIO DI BTP SI È SVALUTATO DI 500 MILIONI


     
    Guarda la fotogallery

    Rosario Dimito per “il Messaggero

     

    Il nuovo corso della politica italiana è già costato 30,5 miliardi di valore alla decina di banche quotate in Piazza Affari, mentre le violenti fluttuazioni dello spread, che ieri ha toccato quota 302, hanno ridotto di 5,8 miliardi (1,2 miliardi solo dall' inizio di luglio) la valutazione dei Buoni del Tesoro custoditi nei loro forzieri, sforbiciando gli indici patrimoniali Cet1 da tempo sotto stretta osservazione da parte della Banca centrale europea.

    JEAN PIERRE MUSTIER JEAN PIERRE MUSTIER

     

    DA UNICREDIT A BPER

    Più precisamente, dalle elezioni di marzo la capitalizzazione di Intesa Sanpaolo si è ridotta di 11,7 miliardi, quella di Unicredit di 10,6 miliardi. Più o meno il valore di una manovra finanziaria. Sicché, il combinato disposto tra capitalizzazione e patrimonio in calo potrebbe aprire le porte a una nuova tornata di ricapitalizzazioni.

     

    «Sono ipotesi difficili da valutare, perché gli eventuali effetti dipenderebbero dall' intensità e durata dei fenomeni di cui parliamo» spiega Augusto Dell' Erba, presidente di Federcasse, associazione cui aderiscono 271 Bcc, membro dell' esecutivo Abi e uno dei pochissimi banchieri disposti a parlare.

     

    «Nel caso delle Bcc, posso sottolineare l' elevato livello di capitalizzazione medio delle banche della categoria. Certo l' investimento in titoli di Stato da parte delle banche va freddamente valutato. Non può essere scoraggiato da certi orientamenti dei regolatori internazionali né da misure che possano disincentivarne l' acquisto e la conservazione in portafoglio».

     

    carlo messina carlo messina

    L' aumento del differenziale Btp-Bund dall' 1 luglio a lunedì 1 ottobre ha rosicchiato 45 punti base per ciascun istituto, con impatti differenti in funzione delle dimensioni degli investimenti in titoli di Stato.

     

    GLI INDICI PATRIMONIALI

    Da una simulazione realizzata per il Messaggero da Giovanni Razzoli, analista di Equita Sim, emerge una fotografia inquietante sulle ricadute negative relative al deprezzamento del portafoglio delle nostre banche: si passa dai 497 milioni di riduzione di valore di Unicredit (il cui Cet1 cala di 12 punti da 12,5 al 12,4%) ai 297 milioni di Intesa Sanpaolo (meno 11 punti da 11,7 a 11,6%), dai 107 milioni di Banco Bpm (meno 16 punti da 11,4 a 11,2%), ai 184 milioni di Mps (meno 29 punti da 10,6 a 10,3%) fino 33 milioni di Credem (meno 25 punti da 13 a 12,8%.

     

    C' è da notare che su Bper lo spread corrode solo 5 punti con una riduzione di 15 milioni del valore dei titoli che fa lascia immutato il Cet1 a 11,6%. Se raffrontano le ricadute dello spread sui portafogli titoli dall' 1 marzo al 10 settembre, il calcolo porta a una riduzione di valore pari a 5,8 miliardi.

     

    Dall' 1 luglio a ieri invece, le capitalizzazioni delle aziende di credito sono diminuite di 7,4 miliardi. Le banche si sentono sotto assedio e pur mostrando segnali di vitalità, come dimostrano gli utili del semestre, c' è il rischio che la riduzione dei patrimoni determini anche una chiusura dei rubinetti a famiglie e imprese a causa dei parametri stringenti delle autorità di Francoforte.

    salvini di maio salvini di maio

     

     «I tassi di interesse sono comunque destinati a salire con il progressivo decremento dei programmi di Quantitative easing nell' ambito delle politiche monetarie dell' Eurozona», prosegue Dell' Erba. «Anche il clima di incertezza sulle prospettive dell' economia ha una forte influenza sulle scelte degli operatori.

     

    E' in ogni caso importante tenere sotto controllo la crescita dei tassi e il costo del finanziamento delle banche. Le Bcc hanno una funzione-obiettivo focalizzata sull' erogazione del credito all' economia reale a fronte di progetti credibili e meritevoli sotto tutti i profili, anche nelle fasi di ciclo negative.

     

    TRIA IN LUSSEMBURGO TRIA IN LUSSEMBURGO

    Nell' ultimo quinquennio le banche cooperative hanno immesso nei circuiti economici finanziamenti netti (erogazioni al netto di rimborsi ed estinzioni) per 8,5 miliardi. Quanto avvenuto negli ultimi dieci anni dimostra che la diversità dei soggetti (natura giuridica, dimensioni e finalità imprenditoriali) nel mercato bancario conferisce stabilità allo st

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport