Estratto dell’articolo di Vera Mantegoli per www.repubblica.it
IL BUS DI MESTRE ACCARTOCCIATO DOPO LA CADUTA
Dal giorno della tragedia di Mestre Massimo Fiorese, amministratore delegato della società La Linea, proprietaria del mezzo precipitato dal cavalcavia, smonta con pazienza ogni bufala che sente sugli autobus elettrici.
Tra tutte quella di chi dice che le batterie elettriche prendono fuoco più velocemente. Lo stesso ministro delle Infrastrutture e Vicepresidente del consiglio Matteo Salvini pochi giorni fa aveva avanzato questa considerazione, dicendo che «serve una riflessione a riguardo».
LA DINAMICA DELL INCIDENTE DI MESTRE
Parole strumentali per Fiorese che spiega invece perché i mezzi elettrici siano di gran lunga più sicuri. La sua azienda ne ha una trentina ed è tra le poche in Italia a promuovere l’utilizzo degli autobus a minore impatto ambientale.
Fiorese, quando e perché avete deciso di utilizzare gli autobus elettrici?
«[…] girano tante stupidaggini. Siamo il Paese dove ognuno è esperto di tutto e sentenzia su tutto, lo si vede anche in questo caso».
Il ministro delle Infrastrutture ha messo in dubbio la sicurezza delle batterie elettriche…
«Ognuno strumentalizza in base a quello che fa comodo e se qualcuno vuole salvare i motori lo fa mettendo in dubbio le batterie elettriche. [...] Per me è sempre l’occasione di smontare le bufale che sento in questi giorni, a partire dal peso».
pullman caduto dal cavalcavia a mestre
[...]
Ci spiega perché le batterie elettriche sono migliori?
«[…] Il rischio che prendano fuoco è stato oggetto da decenni di studi e di miglioramenti tanto che oggi queste batterie sono all’interno di una scatola metallica stagna senza fori che non ha la possibilità di entrare in contatto con l’ossigeno. Nella scatola viene tolto l’ossigeno e inserito un gas inerte, questo proprio per evitare che la batteria possa prendere fuoco. Questo sistema, inizialmente sperimentale, ora è stato brevettato e si utilizza sempre proprio per evitare qualsiasi rischio».
INCIDENTE BUS A MESTRE - UN UOMO ESTRAE LA FIGLIA DAL FINESTRINO
L’autobus ha preso fuoco. Si è aperta la scatola metallica?
«No, le scatole metalliche sono fatte appositamente per non distruggersi altrimenti se si fosse veramente rotta sarebbe stato un disastro e davvero ci sarebbe stato un incendio che sarebbe durato per giorni. Proprio per evitare questo il sistema brevettato è fatto in quel modo che ho descritto. Per spiegare quello che è successo a Mestre intanto bisogna chiarire che c’è stato un principio di incendio quando il mezzo ha toccato il suolo e non un incendio. Non è fuoriuscito nessun litio, niente di niente».
bus incidente mestre guard rail
Perché si sono viste delle fiamme?
«Nell’autobus ci sono due impianti. Per spiegarlo in modo semplice c’è un sistema cosiddetto ad alto voltaggio per cui l’energia elettrica che si accumula nella batteria poi va nel motore permettendo che il mezzo si sposti. Poi c’è il cosiddetto impianto a basso voltaggio, quello che fa funzionare tutto il resto, dalle lampadine ai fari e quello che viene chiamato utilizzatori secondari.
bus precipita a mestre 3
Anche gli autobus con motore elettrico hanno questo impianto che è quello che ha causato il principio d’incendio, ma tenete presente che quando l’autobus è precipitato si sono attivati i sistemi di sicurezza, ovvero si sono attivati immediatamente 12 estintori e materiali autoestinguenti. Questo ha permesso all’autobus di non prendere completamente fuoco. Quando sono arrivati i pompieri hanno comunque gettato acqua per sicurezza, ma spero di essermi chiarito».
alberto rizzotto bus incidente mestre bus precipita a mestre 10 bus precipita a mestre 2 bus precipita a mestre 8 bus precipita a mestre 6 bus precipita a mestre 4 bus precipita a mestre 5 bus incidente mestre guard rail