++ PAKISTAN: ATTACCHI AEREI IRAN, MORTI DUE BAMBINI ++
(ANSA-AFP) - Il Pakistan accusa l'Iran di aver effettuato ieri attacchi aerei "illegali" sul suo territorio, uccidendo due bambini e ferendone altri tre. (ANSA-AFP).
MISSILI SU IRAQ E PAKISTAN È LA VENDETTA DELL’IRAN
Estratto dell‘articolo di Daniele Raineri per “la Repubblica”
BOMBARDAMENTO IRANIANO A ERBIL IN IRAQ
L’Iran ci tiene a far sapere che il lancio di missili balistici, quelli a gittata più lunga, di ieri notte contro Erbil in Iraq e contro la zona di Idlib in Siria non è legato alla guerra di Gaza – ma tutto in questi mesi è legato alla guerra di Gaza. Gli esperti notano che la provincia siriana colpita è a milleduecento chilometri di distanza, come Tel Aviv, e il bombardamento sarebbe un segnale di minaccia.
Teheran dichiara di avere centrato «una base segreta del Mossad israeliano» a Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, dove però ha ucciso cinque civili curdi inclusa una bambina, e di avere colpito campi del Partito islamico del Turkestan in Siria, dove – sostiene – si addestrano «i terroristi dello Stato islamico che poi l’America trasferisce in Afghanistan e da lì fanno attentati contro di noi».
ISMAIL HANIYEH, LEADER DI HAMAS, CON L AYATOLLAH KHAMENEI
La spiegazione non regge, ma dal punto di vista della propaganda iraniana funziona: mette assieme la vendetta contro la strage jihadista di Kerman del 3 gennaio e la vendetta contro il raid aereo israeliano che a Natale ha ucciso il generale iraniano Sayyed Reza Mousavi a Damasco.
In serata è arrivato un nuovo annuncio: l’Iran con missili e droni ha bombardato anche due basi del gruppo jihadista Jaish ul Adl (di matrice qaidista) in territorio pachistano. E nel medio oriente che si sta arroventando, gli Stati Uniti hanno lanciato un bombardamento anche ieri per distruggere missili anti-nave nella parte di Yemen controllata dai miliziani Houti (il loro gruppo si fa chiamare: “I partigiani di Dio”, in arabo Ansar Allah).
BOMBARDAMENTO IRANIANO A ERBIL IN IRAQ
In Svizzera, quando gli hanno chiesto se l’Arabia Saudita è pronta a riconoscere lo Stato di Israele e a normalizzare le relazioni, il ministro degli Esteri saudita Faisal bin Fahrad ha risposto: «Certamente». E poi ha aggiunto la condizione definitiva: a patto che venga creato anche uno Stato palestinese.
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Anche il Qatar chiede la creazione di uno Stato palestinese, come condizione per mandare fondi per la ricostruzione di Gaza dopo la guerra e come unica soluzione per interrompere gli attacchi Houti nel Mar Rosso. Segnali di dialogo arrivano in serata ieri quando il Qatar ha annunciato un accordo Israele-Hamas per far entrare aiuti ai civili a Gaza in cambio di medicinali per gli ostaggi israeliani. Sono passi minimi che la Casa Bianca ha però immediatamente accolto con “ottimismo”.
Yahya Sinwar
Anche l’Unione europea mette Yahya Sinwar, capo di Hamas dentro la Striscia di Gaza, sulla lista dei terroristi e quindi lo colpisce con sanzioni – come il congelamento di eventuali fondi e il blocco delle operazioni bancarie – dopo gli Stati Uniti, che però avevano preso questa decisione nel 2015. All’inizio di dicembre l’Unione europea aveva già designato come terroristi Mohammed Deif, capo militare del gruppo, e il suo vice Marwan Issa. […]
Yahya Sinwar antony blinken benjamin netanyahu ayatollah ali khamenei