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    LA BATTAGLIA DEI SESSI – LE CALCIATRICI DELLA NAZIONALE USA FANNO CAUSA ALLA FEDERAZIONE E CHIEDONO 66 MILIONI DI DANNI - "DISCRIMINATE E PAGATE TROPPO POCO RISPETTO AI MASCHI". IL PROCESSO A MAGGIO DIVENTERÀ UN CASO GUIDA ANCHE PER MOLTE ALTRE NAZIONALI FEMMINILI IN GIRO PER IL MONDO E ALLE PRESE COL DIVARIO TRA I COMPENSI FEMMINILI E QUELLI MASCHILI – ALTRA QUESTIONE CALDA: IL PASSAGGIO AL PROFESSIONISMO, COME AD ESEMPIO CHIEDONO LE CALCIATRICI ITALIANE…


     
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    Giampaolo Pioli per Il Giorno

     

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    Rimangono guerriere in campo e in aula. Con ori mondiali e olimpici nessuno è in grado di fermare le ragazze dell''US National Soccer Team'. Nelle aule di tribunale a Los Angeles invece, dopo la clamorosa denuncia del 2019, le super star del pallone che riempiono gli stadi, si troveranno con una partita tutta da giocare.

     

    Nel marzo del 2019 hanno fatto causa alla 'US Soccer Federation' per oltre 66 milioni di dollari. Sostengono di essere discriminate come genere, nei premi e nei salari rispetto ai compensi maschili, anche se loro sono le campionesse del mondo, attirano decine di migliaia di persone ad ogni gara e non perdono praticamente mai. Il processo inizierà il 5 maggio a Los Angeles.

     

    Oltre a decine di avvocati ci saranno anche le ragazze star del mondiale guidate dalla capitana Megan Rapinoe a dare man forte alla causa di risarcimento.

     

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    Il processo diventerà un caso guida anche per molte altre nazionali femminili in giro per il mondo e alle prese col dilemma dei compensi femminili simili a quelli maschili e del passaggio al professionismo, come ad esempio chiedono le calciatrici italiane.

     

    «E' vero - ha dichiarato Carlos Cordeiro presidente della 'US soccer federation' in una deposizione a gennaio - le donne non sono trattate equamente e credo abbiano anche minori opportunità rispetto ai maschi. E' anche vero che il campionato mondiale femminile genera un ritorno economico che è solo una frazione di quello prodotto dalla coppa del mondo maschile». Solo per qualificarsi ai mondiali i calciatori Usa hanno ricevuto un premio di 179.000 dollari, le donne che poi lo hanno vinto solo 52.000 dollari.

     

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    Dati alla mano, a parte i contratti pubblicitari, la Nazionale americana di calcio femminile paga le 22 atlete titolari con un salario annuale di 100.000 dollari, mentre le giocatrici dei club di serie A che appartengono al circuito nazionale ricevono uno stipendio minimo dai 72.000 ai 75.000 dollari l' anno. Hanno anche una serie di benefit che includono fino ad un anno di stipendio pagato quando sono in gravidanza e 50 dollari al giorno per babysitter durante gli allenamenti. In realtà l' unica parità coi maschi fino ad oggi è la diaria giornaliera durante le trasferte della nazionale che non supera i 75 dollari al giorno all' estero e 62.50 dollari all' interno degli Stati Uniti.

     

    Certo con questi stipendi nessuna delle ragazze del pallone riuscirebbe a pagarsi l' affitto per un mini appartamento a Manhattan. A sorpresa in favore della tenace capitana Rapinoe che ha snobbato la visita alla Casa Bianca da Trump dopo la vittoria al mondiale in Francia, si è schierato all' unanimità il sindacato unitario dei calciatori che ha dichiarato «le ragazze del pallone devono guadagnare molto di più».

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