MATACENA CHIARA RIZZO SCAJOLA
Lu.Mu. per “il Fatto Quotidiano”
"Non ho aiutato Matacena ma solo sua moglie Chiara Rizzo per la quale c'è stato, da parte mia, un trasporto con qualche sentimento". Si difende così l'ex ministro dell'Interno Claudio Scajola nel processo "Breakfast" che lo vede imputato con l'accusa di avere agevolato la latitanza dell'ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena dopo la condanna di quest' ultimo per concorso esterno con la 'ndrangheta.
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Rispondendo alle domande del procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, Scajola ha ammesso di aver aiutato Chiara Rizzo nel tentativo di far rientrare 700 mila dollari da una banca delle Seychelles a Montecarlo: "Tentai in tutti i modi, ma fu impossibile perché poteva insorgere il sospetto di riciclaggio".
Sul tentativo di Matacena di trasferirsi a Dubai, invece, l' ex ministro ha spiegato che è stata un' idea di Vincenzo Speziali, il faccendiere imparentato con il leader delle falangi libanesi Gemayel: "Speziali era un millantatore. Nella mia esperienza, non credevo che fare una domanda di asilo politico sia un reato".
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