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    SOLDI, COTOLETTE, CIOCCOLATO E BANCHE – LE CONVERSAZIONI SUL CIBO INTORNO ALLA BPM DELL’ERA PONZELLINI INSOSPETTISCONO LA GUARDIA DI FINANZA. CHE SOSPETTA SIA VOLATE MAZZETTE – I FIDI “ALLEGRI” DELLA BPM…


     
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    Marco Lillo per il "Fatto quotidiano"

    GERONZI PONZELLINI E LIGRESTIGERONZI PONZELLINI E LIGRESTI

    Tira fuori i soldi per le cotolette per la settimana prossima... no, perché i fratelli Ponz (Ponzellini, ndr) se ne mangeranno almeno 45-50 a testa". Parola di Costantino Ruggiero, amministratore di una società di consulenza, soprannominato ‘il napoletano' e identificato come ‘un intermediario con ambienti istituzionali' dalla Guardia di Finanza nell'informativa dell'inchiesta sui fidi facili concessi dalla Banca Popolare di Milano nel periodo in cui era presieduta da Massimo Ponzellini.

    L'ex banchiere ed ex presidente di Impregilo è poi finito agli arresti domiciliari nel maggio 2012 su richiesta dei pm Roberto Pellicano e Mauro Clerici e dopo la notifica dell'avviso di chiusura indagini è in attesa della richiesta di rinvio a giudizio. "Il napoletano" Ruggiero si esprime così in una conversazione con Giuliano Regonesi, amministratore della TSP Fabbrica Italiana Palancole.

    Massimo Ponzellini Sir Rocco Forte e Ferdinando Brachetti PerettiMassimo Ponzellini Sir Rocco Forte e Ferdinando Brachetti Peretti

    La conversazione è confluita in un'informativa del Nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Milano guidato dal colonnello Vito Giordano. "Dalle analisi delle conversazioni allegate è stata rilevata una certa anomalia nel dialogo" spiegano le Fiamme Gialle e "verosimilmente stanno parlando di dazioni di denaro e altre utilità". Conclusioni tutte da verificare che però gli investigatori argomentano riportando i testidei colloqui.

    Un'altra volta Ruggiero dice alla sua segretaria Lucia: "lunedì mi organizzi di far arrivare le mozzarelle all'avvocato Biandrino, viale Majno... quelle buone, eh...". Alla donna, che gli chiede la quantità Ruggiero risponde: "Gli facciamo fare una ricottina, le mozzarelline e poi una selezione di yogurt e budini di bufala"... e ancora: "cioccolato fondente, poi, una selezione di cioccolato fondente". Un'altra volta, a Ruggiero arriva questo sms da parte di tale Dany: "Mio padre stanotte è andato a pesca. Dentice grande e calamari!".

    La Bpm avrebbe anche sperperato 120 mila euro per far vedere agli amici degli amici le partite del Milan. "In merito all'utilizzo dei fondi nella disponibilità di Bpm da parte della dirigenza è da segnalare lo stupore che ha manifestato Frigerio (Roberto Frigerio, vicedirettore generale di Bpm) durante un tentativo di chiamata del 10 agosto - scrivono le Fiamme Gialle - circa l'operato di Enzo Chiesa (ex dg della banca), il quale avrebbe buttato via la somma di 120 mila euro nella disponibilità di Bpm per l'acquisto di tessere della squadra di calcio del Milan".

    CROSETTO GIORGIA MELONI E IGNAZIO LA RUSSA CON LA TESSERA ELETTORALE AL QUIRINALECROSETTO GIORGIA MELONI E IGNAZIO LA RUSSA CON LA TESSERA ELETTORALE AL QUIRINALE

    Tra i beneficiati dei fidi allegri che ora sono contestati come infedeltà patrimoniale ex 2634 del codice civile a Ponzellini e compagni troviamo la Quintogest Srl. L'ex presidente di Bpm rischia il processo perché ha effettuato "nell'interesse esclusivo di soggetti terzi" atti di disposizione del patrimonio di BPM facendo ottenere a detta società finanziamenti che hanno raggiunto il complessivo importo di 45 milioni di euro (dopo l'iniziale affidamento pari a 15 milioni concesso nel 2007 prima dell'ingresso di Ponzellini in banca);

    finanziamenti accordati - prosegue la contestazione dei pm milanesi - attraverso le seguenti scansioni: fino a euro 35 milioni nel mese di febbraio 2010; ai primi di gennaio 2011 è stato richiesto e concesso un fido temporaneo di euro 4 milioni, con rientro previsto entro il 30/6/2011; nel marzo 2011 è stato infine deliberato l'aumento delplafondaeuro45milionicon revoca del fido temporaneo di euro 4 milioni, con un incremento quindi di 6 milioni di euro".

    IGNAZIO LA RUSSA MENTRE MANGIA LARAGOSTAIGNAZIO LA RUSSA MENTRE MANGIA LARAGOSTA LA SEDE DELLA BPM - BANCA POPOLARE DI MILANO - A PIAZZA MEDA A MILANOLA SEDE DELLA BPM - BANCA POPOLARE DI MILANO - A PIAZZA MEDA A MILANO

    La società Quintogest però era fino al febbraio 2012 (quando Bpm le concedeva fidi allegramente)controllatadaduesocietà che avevano come azionisti la moglie di Ignazio La Russa, Laura Di Cicco, e il segretario generale della Fondazione di Alleanza Nazionale Antonio Giordano, poi nominato anche come consigliere di Difesa Servizi. Nella Idi Consulting che controllava il 34 per cento di Quintogest è stata azionista di maggioranza fino al febbraio 2012 proprio la moglie di La Russa. Mentre, con la Giordi Srl, Antonio Giordano, ne deteneva il 17 per cento.

    Quel fido è stato concesso allora dallaBPMdiPonzellini,secondo i pm milanesi, "con la consapevolezza di recare pregiudizio della banca, posto che la società finanziata aveva perso nel tempo l'affidabilità bancaria, tanto che la esposizione al marzo del 2014, dopo la revoca del fido è pari a circa 3,8 milioni di euro, e rientra tra le partite deteriorate tanto da essere stata classificata ‘a incaglio'".

    Intanto dalle carte di indagine si scopre che la nomina al vertice di Bpm di Massimo Ponzellini, sarebbe stata "sponsorizzata", secondo una conversazione intercettata tra due banchieri importanti, ‘soprattutto' dall'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Il 12 aprile 2009 al telefono ci sono i banchieri Fabrizio Palenzona e Salvatore Mancuso. Il primo chiede: "Ponzellini tu lo conosci o non lo conosci?". E Mancuso: "Io?... è un mio fraterno amico, come no, ho spinto poi quando (...) e lui è stato... è stato sponsorizzato fortemente da Tremonti e da Berlusconi, no?". Palenzona: "da Tremonti soprattutto".

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