Estratto dell'articolo di Ygnazia Cigna per www.open.online
scacchi 3
Le donne transgender non potranno più competere nei campionati femminili di scacchi. A deciderlo è la Federazione internazionale degli scacchi (FIDE) con una serie di nuove regole che stanno facendo discutere. Un’esclusione che risuona sempre di più nelle cronache sportive, il più delle volte giustificata dalla presunta possibilità che le atlete trans avrebbero un vantaggio rispetto alle colleghe cisgender, ma che spiazza ancora di più in uno sport come quello degli scacchi dove ad essere prioritarie sono le prestazioni mentali, come la concentrazione e la strategia.
Oltre al fatto che la quasi totalità dei tornei di scacchi non prevede la divisione delle categorie di genere in maschili e femminili. Salvo l’esistenza di alcuni campionati ufficiali in cui è prevista la sola competizione tra donne. Al contrario, invece, non esistono tornei solo maschili di scacchi. […]
la scacchista transgender Yosha Iglesias
La partecipazione delle donne trans è regolata dalla FIDE non solo in merito alla possibilità di accesso o meno alle competizioni femminili ufficiali, ma anche per le modalità di registrazione. Le persone trans che partecipano a tornei di scacchi non saranno registrate con il genere e il nome in cui si riconoscono fino alla completa transizione burocratica nel proprio Paese. [...]
Sulla FIDE si sta abbattendo una tempesta di critiche in queste ore, soprattutto da parte di scacchiste. Come nel caso di Yosha Iglesias, giocatrice di scacchi professionista e donna trans, che definisce «straziante e inutile» la decisione della FIDE. «Non c’è alcun vantaggio biologico. Non si tratta di biologia, ma di psicologia e sessismo. Dicono di non essere contro i trans, di lottare per proteggere lo sport femminile, ma questo dimostra che non è così», commenta Iglesias.
A farle da eco è anche Jennifer Shahad, importante giocatrice di scacchi e campionessa femminile degli Stati Uniti, che dichiara: «La politica transgender della FIDE è ridicola e pericolosa. È ovvio che non si sono consultati con nessuna giocatrice transgender per costruirla. E tutto questo avviene con un certo tempismo con il fatto che ora gli scacchi stanno finalmente facendo i conti con aggressioni e molestie sessuali dove vengono evidenziati i legami tra misoginia e transfobia. Alla FIDE dico: cambiate consulenti». […]
la regina degli scacchi
la scacchista transgender Yosha Iglesias la scacchista transgender Yosha Iglesias
anya taylor joy la regina degli scacchi