Anna Lombardi per “Affari&Finanza – la Repubblica”
TURISMO SANITARIO
Una visita ai templi, un ristorante gourmet e quel piccolo bypass al cuore Almeno14 milioni le persone che, secondo dati dell' agenzia di consulenze britannica PwC, ogni anno vanno a farsi curare lontano da casa, il più delle volte in un altro Paese. A volte in cerca di assistenza migliore, quasi sempre per approfittare dei prezzi competitivi di medici e ospedali in Paesi in via di sviluppo. Secondo il settimanale Bloomberg Business Week è il connubio sanità e turismo che sta facendo fare al business dei viaggi il grande salto.
Coniugare visite mediche a relax entro 4 anni potrebbe infatti raddoppiare un giro d' affari che oggi si aggira intorno ai 68 miliardi di dollari ma che potrebbe raggiungere i 125 entro il 2021. Un mercato immenso, a cui dedica immancabilmente un numero crescente di startup che, sul modello rodato di servizi prenotabili online come quelli offerti da Airbnb e Hotel.com, offrono pacchetti che uniscono interventi chirurgici e amenità vacanziere per il malato e i suoi accompagnatori.
TURISMO SANITARIO
I motivi per cui si viaggia A viaggiare per motivi di salute sono soprattutto gli americani: 40 milioni di persone sono escluse da trattamenti costosi perché non assicurate o perché le loro coperture non prevedono trattamenti per l' infertilità, chirurgia estetica, ma anche semplici cure dentistiche fuori dai pacchetti assicurativi più economici. Il 45 per cento degli americani, dicono le statistiche, ha fatto almeno una visita medica all' estero. Come d' altronde raccontava già 10 anni fa il regista premio Oscar Michael Moore nel suo Sicko.
TURISMO SANITARIO
Che addirittura salpava per Cuba con un soccorritore dell' 11 settembre ammalatosi per colpa delle polveri respirate quel giorno: prima chiedendo soccorso ai medici del supercarcere di Guantanamo, poi trovando l' aiuto necessario - e gratuito - per il malcapitato all' Havana. Oggi non c' è più bisogno di intraprendere viaggi della speranza improvvisati. Da Berlino a Bangkok stanno nascendo una serie di nuovi portali sui quali basta inserire il tipo di malattia per accedere a una lista di cliniche in giro per il mondo e mettere a paragone i prezzi. Scoprendo che un' operazione al cuore che negli Stati Uniti costerebbe intorno ai 35 mila dollari, in Polonia si fa con "appena" 8500 dollari.
In Colombia ne servono 7200, in India 6600. E una volta fatta la scelta, senza complicati problemi di lingua, si prende l' appuntamento: con un click, al costo di un abbonamento annuale, mentre al portale va anche una percentuale pagata direttamente dall' ospedale. Una delle mete più gettonate è il Bumrungrad Hospital di Bangkog, in Thailandia, lussuoso ospedale che con i suoi 500 dottori, tutti laureati all' estero, ogni anno attira circa 350 mila pazienti da tutto il mondo.
TURISMO SANITARIO
Byron Bonnewell, pensionato di Los Angeles, è uno di loro: «Il medico mi disse che per sopravvivere dovevo mettere un bypass: al costo di 100 mila dollari. Pensai: meglio morire con qualche soldo in tasca che vivere povero in canna» racconta al canale Abc che all' ospedale ha dedicato un servizio. «Su una rivista ho letto di Bumrungrad: ed eccomi qua». L' operazione nell' ospedale asiatico gli è costata 12 mila dollari, raccolti col sostegno di amici e parenti.
Diversi "mercati" Malattia che hai, Paese che visiti, d' altronde: e se Messico e Singapore sono le mete più ambite per la cura dei tumori, India è Tailandia sono la mecca della cardiologia. Per le operazioni estetiche invece andare in Brasile o a Dubai mentre per gli impianti dentistici va forte l' Ungheria. E pazienza se in molti casi bisogna affrontare voli lunghi decine di ore. Grazie alle nuove startup l' assistenza non riguarda più solo le cure.
E fra una visita e l' altra si può anche far finta di stare in vacanza. Certo, una malattia è una malttia, c' è poco da gioire da turista.
ospedale
Il portale dei dentisti Ma Medical Departures International, fondato in Thailandia da Paul McTaggert, ex impiegato dell' agenzia di viaggi online Expedia, è uno dei portali che, specializzato in cure dentistiche ed estetiche, si occupa anche di prenotare alberghi, visite guidate, e ristoranti.
Mentre il più popolare è Medigo GmbH con sede a Berlino che ha già organizzato le trasferte e le cure di almeno 125 mila persone: «Molti in cerca di una seconda opinione. Il 30% con malattie serie e bisognosi di aiuto» dice il fondatore Ugur Samut. Numeri, quelli del portale, aumentati da quando è possibile recensire la propria esperienza proprio come si fa su TripAdvisor.
OSPEDALE
Con sede in Malesia, BookDoc si occupa invece di malati danarosi che vivono in paesi in via di sviluppo e cercano miglior assistenza all' estero. Per assisterli in ogni esigenza Chevy Beh, fondatore del sito, ha stretto accordi con Airbnb e Uber allo scopo di trovare alloggi confortevoli e autisti che si occupino di ogni spostamento. Anche in Italia stanno nascendo le prime esperienze di questo tipo: il Portale di Turismo Medico con sede a Imperia permette di fare ricerche e avere preventivi da diverse cliniche nel mondo, assicurando che ci sia anche personale che parla italiano.
Mentre Health in Italy si occupa di promuovere all' estero strutture sanitarie italiane d' eccellenza: portare cioè "turisti sanitari" nel nostro paese. Perché come spiega sempre a Bloomberg Dhiraj Joshi, stratega di PwC, «la sfida reale che sta affrontando l' industria del turismo medico è convincere sempre più persone che l' assistenza all' estero è buona se non migliore di quella di casa propria ». E in fondo anche un bypass può essere una passeggiata. Pardon: una vacanza.