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    LE FERIE IN PUGLIA SONO FINITE, ARRIVA IL PRIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI E COMINCIA LA VIA CRUCIS DI GIORGIA MELONI – I MINISTRI SONO STATI GIÀ MESSI IN ALLERTA: LUNEDÌ PROSSIMO, 28 AGOSTO, INIZIA LA DISCUSSIONE SULLA MANOVRA – OGNI PARTITO, HA UNA SFILZA DI PROMESSE DA MANTENERE, MA NON SE NE FARÀ NULLA. ANZI: TUTTI DOVRANNO FARE TAGLI (TOTALE 1,5 MILIARDI) PER PROVARE A CHIUDERE LA LEGGE DI BILANCIO. IL GOVERNO CERCA 20 MILIARDI, IN CASSA CE NE SONO MENO DI DIECI


     
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    Estratto dell’articolo di Mario Sensini per il “Corriere della Sera"

     

    GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

    La convocazione ufficiale non c’è ancora, ma tutti i ministri sono già stati messi in preallerta. Lunedì 28 agosto il Consiglio dei ministri avvierà la discussione sulla manovra di Bilancio 2024. Un po’ in anticipo rispetto ai tempi consueti della politica, a conferma delle difficoltà che ha davanti a sé il governo Meloni: tante esigenze da soddisfare e poche risorse.

     

    […]  Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha incontrato prima della pausa estiva tutti i ministri, che gli hanno consegnato una relazione di programma. Il libro dei sogni, perché le richieste di nuovi fondi si avvicinerebbero a 40 miliardi di euro. Non se ne farà nulla.  Anzi, i ministri sono stati invitati a fare nuovi tagli ai propri bilanci, e lunedì prossimo Giorgetti chiederà i primi risultati.

    GIANCARLO GIORGETTI GIANCARLO GIORGETTI

     

    Per il 2024 […] è stato chiesto un taglio di un miliardo e mezzo, contributo anche modesto considerato che il governo è a caccia di una ventina di miliardi di euro. In cassa ce ne sono meno di dieci, e la manovra che vorrebbero i partiti di maggioranza ne costerebbe una trentina.

     

    Dieci solo per la conferma del taglio al cuneo fiscale, altri 5 per il primo modulo della riforma Irpef, almeno altrettanti per le pensioni, con FI che spinge per il ritocco delle minime e la Lega che vorrebbe l’uscita con 41 anni di contributi per tutti. Poi ci sono i contratti del pubblico impiego, le opere pubbliche, a cominciare dal Ponte e le spese indifferibili, altri 10 miliardi.

     

    matteo salvini giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

    Giorgetti ribadirà […] che bisognerà […] concentrare le risorse su pochi obiettivi selezionati, che Giorgia Meloni […] sta concordando con Matteo Salvini e Antonio Tajani. Lavoro, pensioni e famiglia, essenzialmente. La prima priorità […] è la conferma degli sgravi in busta paga anche per il ‘24, con il tentativo di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale. […]

     

    Il vero problema non è come spendere, ma come recuperare i fondi per finanziare la manovra. Giorgetti spera di poterne fare almeno una parte in deficit, ma l’obiettivo per il 2024 è già al 3,7% e non sarà facile ottenere flessibilità dalla Ue quando sta per ripartire il Patto di Stabilità, sebbene riformato. In ogni caso serviranno altri tagli di spesa e nuove entrate.

    GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

    Parte di queste verranno da concordato biennale e adempimento collaborativo in campo fiscale, altre dalla tassa sulle banche, poi da una possibile revisione […] di bonus e detrazioni fiscali. Poi ci saranno i tagli. Tra i primi indiziati c’è la sanità, dove si potrebbero teoricamente recuperare quattro miliardi per il 2024 e 2025.

    giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt 324 giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt 324

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