Catherine Malabou - IL PIACERE RIMOSSO
Pasquale Chessa per “il Messaggero”
Facendo leva sul celebre assioma femminista di Simone De Beauvoir, «Donna non si nasce, lo si diventa» Catherine Malabou, filosofa del femminile alla Kingston University di Londra, cerca di sollevare la coltre di pregiudizi antropologici e storici, ma soprattutto politici, che hanno condizionato la riflessione teoretica sul godimento sessuale della donna: quel «continente nero», inesplorato e inesplorabile, di cui parla Sigmund Freud.
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Se il titolo propone il tema classico del Piacere rimosso è con il sottotitolo Clitoride e pensiero che si radicalizza il punto di vista della filosofa francese con l'obbiettivo di sovvertire la concezione della sessualità femminile al di là della contrapposizione uomo/donna. Contro la teoria di Freud che vedeva la normale evoluzione della sessualità femminile nel passaggio dal primigenio stadio clitorideo al piacere vaginale, Malabou rielabora la tesi della esistenza di «due organi» preposti al godimento sessuale della donna ché «senza la clitoride la vagina rimarrebbe muta» indipendenti dalle finalità riproduttive della sessualità.
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D'altronde l'orgasmo femminile, al contrario dell'orgasmo maschile, non ha nessuna funzione diretta nella riproduzione. In questa prospettiva, alla pratica della mutilazione fisica della clitoride (clitoridectomia), in Occidente corrisponderebbe una mutilazione simbolica. Con la sua filosofia anarchica la clitoride, «organo del pensiero», sottrae la donna alla condizione di uomo mutilato e quindi di oggetto sessuale, restituendole la dignità che la storia le ha negato.
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INVIDIA
In un saggio parallelo intitolato Il sesso che verrà. Donne e desiderio nell'era del consenso, con divertita spregiudicatezza la sessuologa della femminilità Katherine Angel cita la prosa ribalda di Norman Mailer quando, nel suo Prigioniero del sesso, rivela una profonda invidia di fronte «all'abbondanza sconfinata degli orgasmi femminili».
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Ecco: la sessualità contempla una tale complessità esistenziale che non può essere imbrigliata nella retorica delle contrapposte pulsioni. Perciò, oltre a consenso la parola chiave è consapevolezza. Ne discende che a ciascuna donna va riconosciuto il diritto di chiedere cosa desidera. Come ha spiegato Jacques Lacan, l'interprete più autentico del pensiero di Freud, il sesso degli umani ha bisogno della parola al contrario degli animali obbedisce alle leggi del linguaggio, cioè deve essere parlato, detto, raccontato.
PSEUDONIMO
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C'è davvero poco sesso e zero erotismo nel video che l'attore porno James Deen ha girato con una sua fan consenziente con lo pseudonimo Girl X. Invece ci sono molte chiacchiere preliminari: dire sì è tanto difficile quanto dire no! Si piacciono e se lo confessano ma lei non vorrebbe mostrarsi al mondo intero; lui asseconda i suoi dubbi visibilmente attratto da lei che manifesta il suo desiderio e infine cede. Il passaggio all'atto è totale: il video sarà messo in rete.
Sia nel Piacere rimosso che nel Sesso che verrà, si sente come una mancanza l'assenza del discorso amoroso, l'inconciliabilità fra sesso e amore. Ma, rispetto all'ottimismo un po' dolciastro di Katherine Angel che immagina per il futuro un edonismo diffuso, addirittura una nuova concordanza fra piacere femminile e desiderio maschile, appare di gran lunga più riuscita la riflessione filosofica di Catherine Malabou, spesso messa alla prova dal profondo pessimismo intrinseco al suo radicalismo, che ci consente di infrangere il diaframma fra la donna ideale e la donna reale.
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