Monica Colombo per il "Corriere della Sera" - Estratti
lorenzo casini foto di bacco
Allarme calendari. Mentre Uefa e Fifa organizzano manifestazioni allargando la platea delle partecipanti, la Lega di A, ferocemente determinata a non derogare dal format a 20 squadre, cerca nuove soluzioni. Nell’estate del prossimo anno andranno in scena il Mondiale per club a 32 squadre e parallelamente la Coppa d’Africa in Marocco, eventi che inevitabilmente incideranno sull’inizio del campionato 2025-2026.
Si gioca tanto, si gioca troppo e qualche correttivo inevitabilmente andrà trovato. «Si è preso contezza di quale sarà il quadro» ha spiegato al termine dell’assemblea il presidente Lorenzo Casini. «La calendarizzazione delle partite è indubbiamente molto fitta: dai dati che sono emersi, negli ultimi vent’anni, mentre a livello nazionale il numero di partite non è aumentato se non con la Final Four di Supercoppa, a livello internazionale le partite sono cresciute in modo vertiginoso».
marotta gravina
Nella riunione di ieri si è solo iniziato a prendere atto dell’affollamento degli impegni, senza avviare al momento studi per cambiare il format del campionato (introducendo la regular season con playoff e playout, ad esempio). Del resto, non tutte le società vedono di buon occhio una modifica della formula tradizionale. «Da 20 anni la serie A gioca con un formato a 20 squadre. Adesso qualcuno pensa che con l’aumento delle partite deciso da Fifa e Uefa si modifichi il format del campionato perché una o due squadre vanno al Mondiale per club» ha eccepito Adriano Galliani. «Sarà inevitabile la sovrapposizione fra partite di campionato e giornate di coppe europee» è l’annuncio del presidente Casini.
renato zero galliani gravina
(...) L’altro tema affrontato in assemblea è relativo all’esame del documento federale inviato dal presidente Gravina ai club la scorsa settimana. «I club non sono soddisfatti delle priorità segnalate. Viene posticipato l’intervento sulla governance federale e soprattutto sul riequilibrio di pesi e rappresentanze a favore della Lega di A. Il sistema attuale non garantisce alla Lega il peso che dovrebbe avere». Un messaggio neanche troppo velato a Gravina in attesa della riunione delle componenti federali in programma oggi a Roma. «La riforma del calcio italiano è indispensabile: solvibilità, stabilità e sostenibilità i pilastri» è il diktat della Figc.
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