BERLUSCONI RUBY BUNGA BUNGA
(ANSA) - "La valutazione delle risultanze dibattimentali non ha consentito di affermare, oltre ogni ragionevole dubbio, la penale responsabilità degli imputati, dal momento che le pur copiose acquisizioni documentali e le prove orali assunte sul punto non hanno offerto alcuna prova diretta dell'ipotizzato accordo corruttivo".
E' quanto scrivono i giudici del tribunale collegiale di Roma nella motivazioni della sentenza di assoluzione nei confronti dell'ex premier Silvio Berlusconi e di Mariano Apicella in uno dei filoni dell'indagine Ruby Ter.
RUBY BERLUSCONI
I due erano accusati di corruzione in relazione alla falsa testimonianza del cantante napoletano in merito alle feste organizzate ad Arcore. I magistrati nell'atto affermano, inoltre, che "le emergenze processuali, pur destando più che un sospetto sull'esistenza di un tacito e implicito "patto" tra gli imputati, non consentono di descrivere le condotte con le connotazioni fenomenologiche idonee ad integrare l'illecito contestato''
mariano apicella e silvio berlusconi 1