elly schlein
Estratto dell’articolo di Monica Guerzoni per www.corriere.it
La prima reazione è stato il silenzio e poi, una voce dopo l’altra, la minoranza interna ha cominciato a farsi sentire. Stupore, sorpresa, delusione. Malumori diffusi, destinati a crescere in vista della prossima direzione nazionale. La nuova segreteria di Elly Schlein azzoppa le correnti e ridisegna il partito a immagine e somiglianza della leader ed è comprensibile che non tutti siano contenti.
alessia morani 1
I «big» di Base riformista e dei Giovani turchi, che al congresso avevano sostenuto Stefano Bonaccini, per ora restano coperti. Ma dietro le primissime linee il «vecchio» Pd è in ebollizione. Soffrono i cattolici, tenuti fuori dalle stanze dei bottoni. Mugugnano i riformisti, per l’evidente spostamento del timone a sinistra e perché pensano che Schlein non abbia ricambiato il senso di responsabilità che hanno mostrato accettando la gestione unitaria. E se Bonaccini fa di tutto per placare i suoi e prepara messaggi di unità e pacificazione, sottovoce i parlamentari dem raccontano che qualche disagio per le prime mosse della leader ci sarebbe anche nell’area di Dario Franceschini.
stefano bonaccini elly schlein
La prima critica riguarda la scelta di annunciare su Instagram i 21 membri della segreteria. «Schlein lo ha fatto sul suo profilo e non su quello del Pd», rimprovera una deputata e rivela il timore dei colleghi: «Elly si sta giocando la partita del suo profilo personale, ma c’è il rischio di una personalizzazione eccessiva, al Pd non serve una donna sola al comando». Gli umori sono (anche) questi.
elly schlein paola de micheli.
Lorenzo Guerini, dopo aver criticato la scelta della leader di sostituire i capigruppo, «forzature politiche», per ora non si espone. Parla però Enrico Borghi, punto di riferimento di Base riformista. Il senatore e membro del Copasir ricorda che il Pd «è l’unico partito che ha resistito alla personalizzazione della politica, al punto che Veltroni e Renzi hanno subito addirittura delle scissioni». […]
lorenzo guerini foto di bacco
Paola De Micheli, la ex ministra che al congresso ha sfidato Schlein, Bonaccini e Cuperlo, all’Huffpost dichiara che nella nuova segreteria «c’è molto movimentismo e poco partito» e che «i cattolici non sono rappresentati». […] Tra chi avrebbe voluto maggiore condivisione e pluralismo si schiera anche Alessia Morani, una degli esponenti dell’area Bonaccini che non erano convinti della gestione unitaria: «Mi aspettavo una segreteria più aderente al risultato articolato del congresso, in cui la base degli iscritti ha scelto Bonaccini e quella delle primarie Schlein».
elly schlein
Ovviamente le critiche riguardano anche i nomi dei prescelti a cominciare da quei fedelissimi, come Igor Taruffi e Marta Bonafoni, approdati di fresco nel partito. E c’è chi ritiene contraddittorio affidare la responsabilità dell’Ambiente ad Annalisa Corrado, ingegnere, contraria al termovalorizzatore che il sindaco Roberto Gualtieri ritiene indispensabile per Roma. […]
gianni cuperlo