Estratto dell'articolo Marco Bresolin per “La Stampa”
emmanuel macron xi jinping ursula von der leyen
Dopo aver preso di mira diversi settori dell'economia russa con dieci diversi pacchetti di sanzioni, l'Unione europea si prepara a entrare in una nuova fase per colpire i Paesi terzi che sostengono in qualche modo Mosca. A partire dalla Cina, che si è già detta pronta a reagire per «tutelare i propri interessi».
Ma non solo: l'Ue è pronta a tagliare le relazioni commerciali con tutti quei Paesi che stanno aiutando la Russia a eludere le misure restrittive, partecipando a triangolazioni per consentire il flusso di merci europee il cui export verso Mosca è bloccato. In questo caso nel mirino ci sono Paesi come gli Emirati Arabi Uniti, l'Armenia, il Kazakistan, ma anche la Turchia.
XI JINPING VLADIMIR PUTIN
La Commissione ha messo a punto l'undicesimo pacchetto di sanzioni economiche che, per la prima volta, inserisce nella blacklist sette aziende cinesi (alcune delle quali sono basate ad Hong Kong). Secondo Bruxelles, le società venderebbero alla Russia una serie di attrezzature e tecnologie utilizzate per scopi militari nella guerra in Ucraina.
«L'Unione europea non si metta sulla cattiva strada» ha avvertito un portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, secondo il quale «si utilizza il pretesto delle relazioni tra la Russia e la Cina per adottare delle sanzioni illegali».
MACRON - XI JINPING - URSULA VON DER LEYEN
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Secondo le indiscrezioni raccolte in ambito diplomatico, non sarà facile raggiungere un'intesa sul nuovo pacchetto di sanzioni in tempi brevi proprio per le possibili ripercussioni nei rapporti con la Cina. […]
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