Giampaolo Cadalanu per “la Repubblica”
pegida manifestazione anti islam a dresda 4
Per una fetta di Germania, la cancelliera è una «traditrice»: così l' hanno chiamata, adottando uno slogan del movimento anti-islamico Pegida, alcuni abitanti di Heidenau, dove Angela Merkel è voluta andare ieri per ripetere che non ci sarà tolleranza per gli «atti di abietta xenofobia».
Nel momento più caldo della crisi dei profughi, dopo aver appena bacchettato insieme con il francese Hollande i partner europei che non fanno la loro parte, e dopo aver ieri mattina varato un pacchetto finanziario pari a un miliardo di euro per gli enti locali, perché affrontino adeguatamente l'emergenza, la Merkel ha deciso di sottolinearlo senza esitazioni: la Germania ha preso impegni robusti, legati al suo ruolo economico-politico ma anche alla sua storia, e dunque nessun rigurgito di razzismo verrà tollerato.
neonazisti tedeschi
E non ci poteva essere miglior tribuna che la cittadina dove alcune centinaia di neonazisti ubriachi hanno ingaggiato una battaglia con la polizia per le strade per impedire l' arrivo degli autobus di profughi. Alla cancelliera i nostalgici gridavano: «Noi siamo il branco», in riferimento ironico alle parole di condanna usate nei giorni scorsi dal vicecancelliere Sigmar Gabriel.
La Merkel non si è fatta intimorire: «Non ci sarà tolleranza per quelle persone che offendono la dignità degli altri, né per quelli che non vogliono dare una mano quando aiuto legale e umano è richiesto», ha detto alla gente di Heidenau: «Più lo sottolineiamo, più saremo forti». Ma la crisi dell' estate 2015, mettendo a dura prova anche la capacità di accoglienza tedesca, sta stimolando anche la parte peggiore del Paese.
neonazi tedeschi
L' estrema destra xenofoba ha deciso di approfittare del disagio e sta rilanciando le sue offensive violente. Nella notte di martedì uno sconosciuto ha cercato di appiccare il fuoco a un ostello per stranieri a Lipsia. A Parchim la polizia ha arrestato due persone armate di coltello penetrati in un' altra struttura di accoglienza. Gli stessi profughi accolti ad Heidenau hanno confessato alla stampa di voler andar via quanto prima, magari per cercare una sistemazione nella Germania ovest: “Lì ci sono meno pericoli di attacchi razzisti”.
thomas wuff neonazi tedesco davanti al tribunale del processo a groening