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    "VOLEVAMO SPOSARCI, ADESSO È DURA MA VADO AVANTI GRAZIE A NOSTRO FIGLIO" – LE PAROLE DI NICOLA SCAPINELLO DOPO L’OMICIDIO DELLA SUA COMPAGNA VANESSA BALLAN, UCCISA DAL SUO AMANTE KOSOVARO, BUJAR FANDAJ, CHE ERA STATO DENUNCIATO PER STALKING - LA DONNA ERA INCINTA DI QUATTRO MESI DEL SECONDO FIGLIO – SCAPINELLO, SCOPERTO IL TRADIMENTO, L’AVEVA PERDONATA E POI ACCOMPAGNATA IN COMMISSARIATO PER DENUNCIARE LE MINACCE DI FANDAJ, CHE SOLO ORA E' STATO ARRESTATO - NEL PAESE DOVE VIVEVANO, IN PROVINCIA DI TREVISO, SCOPPIA LA RABBIA: “CI FACCIAMO GIUSTIZIA DA SOLI”  


     
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    OMICIDIO DI VANESSA BALLAN, LA STORIA D'AMORE CON NICOLA SCAPINELLO: DAL TRADIMENTO PERDONATO ALLA DENUNCIA PER STALKING (PRESENTATA INSIEME)

    Estratto da www.ilgazzettino.it

     

    Nicola Scapinello vanessa ballan Nicola Scapinello vanessa ballan

    «Volevamo sposarci. Io e Vanessa stavamo cullando il sogno del matrimonio in chiesa. Si pensava di farlo dopo la fine della sua gravidanza. Invece tutto questo è stato improvvisamente cancellato. Adesso è dura. Ma so che devo iniziare a cercare di guardare avanti. Lo devo fare anche e soprattutto per il nostro bambino».

     

    Nicola Scapinello si è confidato così con gli amici che nelle ultime ore hanno avuto modo di incontrarlo. La morte della sua compagna Vanessa Ballan, uccisa martedì mattina nella sua casa di Spineda a Riese Pio X da Bujar Fandaj, ha lasciato un vuoto che oggi sembra incolmabile. La coppia aveva un figlio di 4 anni. E lei a novembre aveva scoperto di essere nuovamente incinta: stava aspettando un altro bambino.

    Nicola Scapinello vanessa ballan Nicola Scapinello vanessa ballan

     

    L’amore di Nicola nei confronti di Vanessa era incrollabile. Tanto da spingerlo a superare la sofferenza per la relazione che lei aveva avuto con Fandaj. Ad agosto la 26enne aveva deciso di chiudere per sempre con il 41enne. Il kosovaro aveva iniziato a perseguitarla e a minacciarla. Ed era stato lo stesso Nicola a fine ottobre ad accompagnarla a denunciarlo per stalking.

     

    Un gesto d’amore capace di andare oltre alle difficoltà che si possono incontrare nella vita. Purtroppo, però, non è bastato. Martedì l’esistenza di Vanessa è stata violentemente spezzata. E sono andati in frantumi anche tutti i sogni. «Nicola è in uno stato di shock. È più che comprensibile davanti alla consapevolezza del progetto di famiglia che stava prendendo corpo: dopo il primo figlio, erano in attesa del secondo – spiega don Giorgio Piva, parroco di Riese Pio X –.

    NICOLA SCAPINELLO VANESSA BALLAN NICOLA SCAPINELLO VANESSA BALLAN

     

    C’era anche il progetto di arrivare al matrimonio con Vanessa, una volta portata a termine la seconda gravidanza, dando quindi stabilità a un rapporto per alcuni versi ancora fragile. In loro era prevalente la voglia di costruire. E ora c’è la consapevolezza che tutto questo è stato cancellato». Dopo il sequestro dell’abitazione di via Fornasette a Spineda, teatro del femminicidio, Nicola è chiuso nella casa dei suoi genitori a Riese Pio X. Ed è qui che il sacerdote si è recato mercoledì per far visita alla famiglia e per portare la vicinanza di tutta la comunità. […]

     

    SEI ORE IN CASERMA: COSA HA DETTO NICOLA AGLI INQUIRENTI? SCOPPIA LA RABBIA IN PAESE: «CI FACCIAMO GIUSTIZIA DA SOLI»

    Estratto dell’articolo di Giuliano Pavan da www.ilgazzettino.it

     

    «Qua in paese rischia il linciaggio». La notizia dell'omicidio di Vanessa Ballan ha fatto subito il giro di tutta Riese Pio X, ma di fatto anche di tutta Italia. E la rabbia è subito montata. Soprattutto quando è stato escluso che il compagno della 26enne potesse essere coinvolto in qualche modo nel delitto. Uccidere la mamma di un bimbo di 4 anni, tra l'altro incinta di tre mesi, ha scatenato il desiderio di farsi giustizia da soli. I

    BUJAR FANDAJ BUJAR FANDAJ

     

     parenti di Nicola Scapinello, sconvolti per quanto accaduto, sapevano che la vittima aveva denunciato il 41enne Bujar Fandaj, padre di un ragazzino di 15 anni, e la collera nei suoi confronti è aumentata con il passare delle ore.

     

     

    L'atteggiamento, a quel punto, è subito cambiato. Ha consigliato ai genitori di Nicola di affidarsi a un avvocato, e di farsi forza per affrontare questo terribile momento. Poi la voglia di vendetta ha iniziato a farsi strada. «Spero lo prendano - ha ripetuto ieri pomeriggio, prima della conclusione della caccia all'uomo - e che lo prendano presto». La sua voce trasudava rabbia, tanto da spingerlo a pronunciare la parola "linciaggio". Segno che in paese questo femminicidio ha risvegliato gli istinti più brutali.

    BUJAR FANDAJ BUJAR FANDAJ

     

    Il nome di Bujar Fandaj ha iniziato a circolare ben presto in tutto il paese. E il fatto che fosse scappato per tentare di farla franca ha indignato tutti. Ancor di più dopo quello che gli inquirenti hanno definito un maldestro tentativo di depistaggio attraverso i social. Il 41enne, infatti, ieri mattina tra le 8 e le 9 aveva postato su Instagram una storia: si vede una foto scattata all'interno di una vettura che inquadra un cartello autostradale sloveno che indica come direzione Lubiana, in prossimità dello svincolo per Nova Gorica.

     

    Si trattava, in realtà, di una vecchia foto. Gli inquirenti ne erano certi. Motivo per cui, dopo che l'attenzione si è posata su di lui, le ricerche si sono concentrate nei dintorni del luogo del delitto e nei campi tra Riese, Altivole e Castello di Godego. E l'intuito degli investigatori ha portato a chiudere il caso nel giro di 12 ore. Fandaj è stato portato in caserma, in stato di fermo per omicidio volontario in attesa di convalida. […]

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