giorgia meloni matteo salvini silvio berlusconi al compleanno di salvini
Giulio Da Silva per “il Fatto quotidiano”
È la carica degli sconosciuti, tra trombati alle elezioni, ex assessori regionali ed ex sindaci, lobbisti, qualche docente universitario, commercialisti e avvocati. La spartizione delle poltrone dei candidati ai cda delle grandi Spa pubbliche è stata fatta con un’applicazione puntuale del manuale Cencelli. Le 18 poltrone di consiglieri di amministrazione senza deleghe di Enel, Eni, Leonardo e Poste sono state ripartite con il bilancino tra FdI, Lega e Forza Italia, con un occhio però anche a Italia Viva di Matteo Renzi. In tre cda c’è anche un dirigente del ministero dell’Economia.
SILVIO BERLUSCONI MATTEO RENZI
La lista dei sei candidati del Mef per il cda di Enel, partecipata con il 23,59% del capitale, comprende quattro consiglieri senza deleghe: Alessandro Zehenter è stato candidato per Forza Italia alle elezioni alla Camera nel 2018, per gli italiani residenti all’estero […] Segue Johanna Arbib Perugia, esponente della comunità ebraica a Roma. Quindi Fiammetta Salmoni, professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università Guglielmo Marconi di Roma, con attività imprenditoriali nelle forniture aeronautiche, vicina a Italia Viva. Chiude l’elenco Olga Cuccurullo, dirigente del Mef.
GIANCARLO GIORGETTI - QUESTION TIME SENATO
Sei candidati del Mef anche per il nuovo cda dell’Eni, di cui il ministero possiede direttamente il 4,34% e, attraverso Cassa depositi e prestiti un ulteriore 25,76%. Apre la lista dei consiglieri semplici Cristina Sgubin, avvocato, figlia di un ufficiale dell’Esercito, segretario generale di Italo fino al 2016, poi a Leonardo, è stata capo dello staff dell’ad Alessandro Profumo, dal 2021 è segretario generale di Telespazio.
Poi in lista c’è Elisa Baroncini, professore ordinario di Diritto internazionale all’Università di Bologna. È targata Lega Federica Seganti, triestina, presidente della finanziaria regionale Friulia dal 2019, ex assessore regionale, professoressa di Tecnica delle operazioni bancarie all’Università di Udine, siede nel cda della municipalizzata “rossa” bolognese Hera. Infine Roberto Ciciani, dirigente generale del Mef.
meloni berlusconi salvini al quirinale
Per il cda di Leonardo, controllata con il 30,2%, il Mef ha presentato una lista di 8 candidati. Oltre a presidente e Ad ci sono sei consiglieri semplici, senza deleghe. La prima dell’elenco, Elena Vasco, è segretario generale della Camera di commercio di Milano dal 2015, nominata dal ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi nel governo Renzi, è inoltre nel cda di Fiera di Milano, vicina a Italia Viva.
Quindi Enrica Giorgetti, moglie dell’ex ministro socialista Maurizio Sacconi, lobbista di Farmindustria di cui è dg, vicina a Forza Italia, è stata dal 2004 al 2005 direttore rapporti istituzionali e comunicazione di Autostrade, all’epoca controllata dalla famiglia Benetton. È in quota FdI Francesco Macrì, fresco di assoluzione ad Arezzo dall’accusa di abuso d’ufficio nel processo Coingas, decaduto a novembre 2021 da presidente della holding dell’energia Estra per decisione dell’Autorità anticorruzione.
LICIA RONZULLI SILVIO BERLUSCONI MATTEO RENZI
La Lega ha inserito nel cda di Leonardo il pugliese Trifone Altieri. Quindi Cristina Manara, il cv dice che è manager per la pianificazione territoriale in Confindustria Piemonte. Chiude la lista il dirigente del Mef Marcello Sala.Per il cda di Poste, di cui il Mef possiede il 29,26% e Cdp il 35%, il Mef ha presentato 6 candidati. I quattro consiglieri senza deleghe sono la triestina Wanda Ternau, alle spalle vari mandati nel cda di Ferrovie, sponda Lega, dal 2021 al 2022 presidente di Trieste Trasporti. Il partito di Matteo Salvini ha ottenuto un altro seggio con Paolo Marchioni, ex sindaco di Omegna (Verbano-Cusio-Ossola) dal 2017 al 2022, non rieletto l’anno scorso.
federica guidi
Quindi Matteo Petrella, commercialista, nel cda di Roma servizi mobilità dal marzo 2022. Infine Valentina Gemignani, ex dirigente di Laziodisu (ente per il diritto allo studio), un pallino del ministro Giancarlo Giorgetti e fedelissima di Roberto Garofoli, ex sottosegretario con Mario Draghi. È vicecapo di gabinetto del Mef, ma ha fatto causa al ministero perché non l’aveva promossa a capo dipartimento.
GIANCARLO GIORGETTI - QUESTION TIME SENATO