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    VIDEO! "LE PIAZZE SONO DI TUTTI, NESSUNO ESCLUSO" – BLITZ DEI COLLETTIVI  A PISA: IRROMPONO SUL PALCO DI CAPOSSELA E PROTESTANO PER “I CONCERTI A PAGAMENTO NEI LUOGHI PUBBLICI” - AL BANO: “I CONCERTI HANNO DEI COSTI. L' IMPORTANTE È CHE QUALCUNO PAGHI” – QUANDO NEGLI ANNI ‘70 AL VIGORELLI DI MILANO SI CONTESTAVANO I "PADRONI DELLA MUSICA"- VIDEO


     
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    Laura Montanari per “la Repubblica”

     

    capossela studenti dei collettivi a pisa capossela studenti dei collettivi a pisa

    Su Facebook quelli del collettivo Exploit hanno rivendicato così il blitz: «Hanno chiuso la piazza con transenne e botteghini. E niente, alla fine siamo entrati. Cavalieri libera, Cavalieri è nostra». Infatti, "presa".

     

    Cavalieri è il nome della piazza, la stessa su cui si affaccia la scuola Normale, nel centro storico di Pisa. L' altra sera c' era il concerto di Vinicio Capossela. Poco più di cento ragazzi - universitari e non - di vari collettivi hanno rimosso le transenne rivestite dal telo nero che facevano da perimetro alla platea e sono entrati senza pagare il biglietto, al grido di «le piazze sono di tutti, nessuno escluso». Sono andati verso il palco e Martina racconta: «Capossela si è fermato e ha detto: "Ora c' è bisogno di aprire un dibattito" e ci ha lasciato la parola». Il cantautore ieri ha preferito non intervenire.

     

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    Se non fosse successo due sere fa, poteva sembrare una scena da metà anni Settanta, orologi indietro ai tempi delle autoriduzioni, alle contestazioni del Vigorelli a Milano contro i "padroni della musica".

     

    «Scusate per il disagio, noi non volevamo essere su questo palco, ma lì con voi in platea - ha detto un ragazzo al microfono - però i prezzi di questo concerto sono troppo alti ». Dal video postato su YouTube si sentono i fischi e la reazione poco amichevole di gran parte del pubblico pagante, quelli che hanno sborsato fra i 32 e i 40 euro. Dopo "le comunicazioni", il concerto è proseguito e i ribelli sono stati ad ascoltare il cantautore e a ballare accanto alla platea.

     

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    Obiettivo della contestazione non era Capossela, semmai la giunta a guida leghista della città che ha promosso assieme a una società privata, "Numeri primi", una serie di concerti estivi, alcuni dei quali a pagamento: «Lo fanno per limitare l' uso della piazza» è il sospetto dei collettivi «quella, prima che usassero gli idranti per allontanarci, era la piazza degli studenti». E della movida: «Il nostro è un atto di disobbedienza per le politiche di chiusura e privatizzazione dei luoghi pubblici di Pisa» ha detto un ragazzo dei collettivi.

     

    Il sindaco Michele Conti definisce il blitz «un atto violento e illegale », «squadrista»: «Spacconate del genere forse in passato erano tollerate - è la frecciata all' amministrazione precedente di centrosinistra - , oggi non più». Gli organizzatori promettono denunce. «Pisa - prosegue Conti - non intende piegarsi all' illegalità né al disordine che per anni l' hanno contrassegnata». Uno dei musicisti di Capossela, Peppe Frana si è schierato coi ribelli: «Avete fatto bene».

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    Poi si è scusato per un commento che ha provveduto a cancellare da Facebook: «Siccome qualcuno si è impressionato per l' immagine un po' forte della forca per leghisti del post precedente, volevo rassicurarvi: non lo penso davvero, è un' iperbole». Il dibattito si è fatto rovente sul web: devono essere gratuiti i concerti nelle piazze delle città? O devono almeno prevedere dei posti in piedi a prezzi popolari? Il sindaco ricorda come nei giorni scorsi e senza polemiche, in altre piazze della Toscana ci siano stati, a prezzi superiori, i concerti di Elton John e Noel Gallagher.

     

    «Mi pare un problema organizzativo - dice Al Bano, uno che di esibizioni nelle piazze ne ha fatte tante - I concerti hanno dei costi e se sono gratis significa che qualcuno comunque paga impianti e musicisti ». Stasera in piazza dei Cavalieri è di scena Edoardo Bennato, ingresso a pagamento. La protesta si replica?

    CAPOSSELA CAPOSSELA capossela studenti dei collettivi a pisa capossela studenti dei collettivi a pisa

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