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renzi all assemblea pd 4
Per capire come andrà a finire lo scandalo Consip bisognerà attendere le primarie del Pd. L’inchiesta sarebbe ad una svolta, soprattutto politica. Se il 30 aprile, il Ducetto sarà costretto al ballottaggio con Andrea Orlando c’è il rischio che a Regina Coeli rimangano solo posti in piedi.
Se, al contrario, Matteo vince la sfida e torna ad incoronarsi Reuccio del Nazareno, allora l’unico che sembra destinato a passare brutti quarti d’ora sarà Emanuele Saltalamacchia. Un capro espiatorio a tutti gli effetti.
SALTALAMACCHIA RENZI
Ne consegue che in attesa di capire “come va il mondo”, i magistrati faranno melina fino a fine aprile. Anche perché, l’unico reato davvero commesso dalla banda di toscani è quello di “violazione di atti d’ufficio”, reato penale gravissimo.
Insomma, qualcuno ha informato i furbetti che erano sotto indagine o che aveva i telefoni sotto controllo. E nella “braciata” a Rignano con Babbo Renzi è proprio Saltalamacchia ad informare Tiziano di avere il telefono sotto controllo. In fin dei conti, per Emanuele era un atto di riconoscenza: Renzi gli ha piazzato il fratello Aldo alla Sicurezza dell’Eni - diventato con Renzi a Palazzo Chigi una piccola Rignano.
TIZIANO RENZI
A proposito di Carabinieri, sembra che Sergio Di Caprio, più noto come Capitan Ultimo, non sia stato sostituito come vice comandante del Noe: il nucleo dell’Arma da cui è partita l’indagine Consip. Oggi Di Caprio è stato trasferito all’Aise, i servizi segreti militari, alle dirette dipendenze di Alberto Manenti che non lo fa lavorare su quello che lui sa fare.
Tra l’altro furono proprio i Carabinieri di Ultimo a svelare le trame di Renzi per far fuori Enrico Letta. Le rese note il Ducetto in una intercettazione con il generalone della Guardia di Finanza Michele Adinolfi, pubblicata dal "Fatto".
ALBERTO MANENTI capitano ultimo