“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto dal sito http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm
pubblicato da “Italia Oggi”
ANDREA MONDA
«Pensiamo al Papa che cambia il suo nome e diventa Benedetto, Francesco, Giovanni Paolo, Pietro», esorta Andrea Monda sull’Osservatore Romano, con uno scombiccherato volo storico all’indietro (Francesco è venuto dopo Benedetto XVI, non viceversa).
Sorprende non poco che il direttore del giornale vaticano ignori il Vangelo di Giovanni: fu il Maestro a cambiare il nome a Pietro (capitolo 1, versetto 42: «Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa” – che significa Pietro»). In ogni caso il primo vescovo di Roma che mutò il proprio nome fu il prete romano Mercurio, papa dal 533 al 535, il quale assunse il nome di Giovanni II.
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SOLDATI DELLA POLONIA
Titolo dal sito del Corriere della Sera: «La Polonia invia altre 2.000 truppe al confine con la Bielorussia». Stante il fatto che dicesi truppa l’«insieme delle forze armate di uno Stato» (Grande dizionario della lingua italiana di Salvatore Battaglia), 2.000 forze armate ci sembrano un po’ troppe.
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Titolo dal sito della Repubblica: «Il bambino morto a Sharm, fatale una gastroenterite acuta. I periti: Poteva essere salvato. Il piccolo Andrea Mirabile ha perso la vista la scorsa estate». Vita, vista, e che sarà mai?
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La Stampa, dicesi armatore chi produce armi
Titolo dal sito della Stampa: «Foto con il presidente Herzog e con le forze armate, polemica sui social per le vacanze in Israele di Giulia De Lellis e il fidanzato. Critiche online per il viaggio dell’influencer con l’armatore Carlo Gussalli Beretta». La definizione armatore è ripetuta nel testo.
L’imprenditore in questione appartiene alla più antica dinastia industriale del mondo, risalente al 1576, quella di Gardone Val Trompia (Brescia) che fornì alla Serenissima 60.000 archibugi per sconfiggere gli ottomani di Mehmet Ali Pascià nella battaglia di Lepanto, che equipaggiò gli eserciti del Regno di Napoli, del Duca d’Alba, dei Medici, degli Sforza, dello Stato Pontificio, della Repubblica di Genova, dei re di Francia e d’Inghilterra, che servì Napoleone Bonaparte, Giuseppe Garibaldi, gli Asburgo, il Regio esercito italiano, l’imperatore del Giappone, la Repubblica sociale italiana di Benito Mussolini, la Resistenza. Solo che chi fabbrica, vende e ripara armi si chiama armaiolo, mentre l’armatore allestisce navi o esercita un’impresa di navigazione. Non crediamo che alla Stampa abbiano mai definito autocrate il loro editore John Elkann perché produce auto.
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massimo segre cristina seymandi meme
«Senza stare a scomodare i classici della letteratura, la vicenda di cui si parla in queste sere noiose d’agosto nei salotti della “Torino bene”, tra un calice di prosecco, olive e patatine, ricorda più che altro “Adulterio all’italiana”, il film con Alberto Sordi e Rossella Falk, ma a ruoli invertiti», è l’incipit di un articolo che Marco Bardesono dedica su Torino Cronaca a una presunta vicenda di corna, con protagonisti «Cristina Seymandi, un passato politico rampante alla corte di Grillo prima e di Paolo Damilano poi, e Massimo Segre, finanziere, banchiere, erede dello studio fiscalista dell’ingegner De Benedetti».
Senza stare a scomodare i classici del cinema, facciamo notare a Bardesono che Adulterio all’italiana, uscito nel 1966, aveva per protagonisti Nino Manfredi e Catherine Spaak, non Sordi e Falk.
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La Repubblica, Ceglie Messapica diventa Messiapica
Paginata della Repubblica: «Da Forte a Ravenna prime ferie d’agosto al tempo di Meloni e Schlein. I luoghi di vacanza dei nuovi e vecchi leader». Del tutto inediti anche i luoghi di vacanza: nella grande infografica che accompagna l’articolo, Giorgia Meloni viene data in vacanza a Ceglie Messiapica, anziché Ceglie Messapica.
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Sul Corriere della Sera, Floriana Rullo sostiene che Iris Setti, la donna aggredita e uccisa da un nigeriano a Rovereto, «due anni fa aveva deciso di andare in pensione in anticipo dopo una vita trascorsa dietro la scrivania del Banco Rurale di Rovereto». È un istituto di credito inesistente. A Rovereto ci sono soltanto le agenzie della Cassa rurale Alto Garda, della Cassa rurale Vallagarina e della Cassa rurale Folgaria.
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La Repubblica, ha perso la vista
«Del diplomatico ha tutto, il lungo corso di studi e di esperienze intorno al mondo, nelle nunziature dei cinque continenti, lo stile, il tono pacato e, quando occorre, solenne, perfino la “phisique du role”, con il filo di barba bianca sul volto ben tornito di un inglese di Liverpool», pennella Angelo Scelzo sul Mattino, introducendo un’intervista con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, «il “ministro degli Esteri” della Santa Sede».
Sorvolando sull’immaginifica prosa (e sull’accento circonflesso mancante), informiamo Scelzo che doveva scrivere «il “physique du rôle”», al maschile, perché la fisica qui non c’entra.
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A proposito di circonflessi. Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano afflitto da un ben noto problema di grafia degli accenti, nell’editoriale di prima pagina parla di «ammucchiata inventata da Napolitano dopo la débacle del terzo tragico Berlusconi». Si scrive débâcle.
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marco travaglio
Antonio Della Rocca, Enrico Filotico e Luca Pernice sul sito del Corriere del Mezzogiorno: «Ecco una giornata che supera con le 100 euro giornaliere a testa». Il gender dilaga. (Gli euro non sono le lire e inoltre non si capisce la funzione di quel con).
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Titolo dalla prima pagina di Libero: «La chiesa del futuro: meno Vangelo e più Greta». Quindi deve trattarsi di una nuova tendenza architettonica importata dalla Svezia. Ah no, nel titolo all’interno la chiesa, edificio, viene corretta in Chiesa, istituzione.
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Sommario dal Messaggero: «Incidente sul lavoro l’altra sera a Frascati: la vittima, 55 anni, lascia la moglie e i tre figli». Didascalia sottostante: «La vittima, Giovanni Criccomoro, 55 anni, era sposato e aveva due figli». Speriamo che non sia diventato un figlio unico al funerale.